Credenze popolari sarde. Perché si dice porti male rovesciare olio e sale?
In Sardegna ( ma non solo) per tanto tempo si è creduto che rovesciare olio e sale portasse sfortuna. Oggi vi spieghiamo quali sono le ragioni – molto antiche – alla base di questa credenza popolare.
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In Sardegna ( ma non solo) per tanto tempo si è creduto che rovesciare olio e sale portasse sfortuna. Oggi vi spieghiamo quali sono le ragioni – molto antiche – alla base di questa credenza popolare.
Ci sono molte credenze popolari che si tramandano da generazioni in cucina, ma le più famose e conosciute sono quelle relative all’utilizzo di sale e olio.
Il sale, da sempre considerato un bene pregiato, era utilizzato già dagli antichi Romani come strumento di commercio e di pagamento ( da qui il termine “salario”). Rovesciare accidentalmente sale sulla tavola è considerato quindi un presagio di sfortuna e in particolare un segno che denota una futura perdita di denaro.
Inoltre, è molto diffusa la credenza che il sale “non debba passare di mano in mano”, perché in un passaggio della Bibbia si dice che Giuda avesse sparso del sale poco prima di tradire Gesù nell’ultima cena.
Simile è il caso dell’olio. L’olio, tanto apprezzato da essere conosciuto come “oro liquido”, è sempre stato considerato un alimento prezioso e ricco sin da tempi antichi. Involontariamente sciupare dell’olio, versandolo sulla tavola o a terra, è ritenuto un simbolo di spreco e di una sorta di maledizione: un annuncio di sventura e povertà.
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Tzia Ida Cosa di Giba compie 103 anni: eleganza, lucidità e più di un secolo di sorrisi

A 103 anni, Tzias Ida continua a sorprendere tutti con la sua lucidità, la curiosità verso l’attualità e il suo inconfondibile stile: sempre elegante, sorridente e socievole, amatissima da familiari, amici e da tutta la comunità
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Un traguardo straordinario per una donna speciale, esempio luminoso di longevità, grazia e forza d’animo. A 103 anni, Tzias Ida continua a sorprendere tutti con la sua lucidità, la curiosità verso l’attualità e il suo inconfondibile stile: sempre elegante, sorridente e socievole, amatissima da familiari, amici e da tutta la comunità. Originaria di Giba, da tanto tempo ormai risiede a Cagliari.
La sua lunga vita è un racconto di tradizioni, saggezza e amore per la propria terra, testimonianza viva dei valori che rendono unici i centenari sardi.
Un grazie di cuore, come sempre, a Pierino Vargiu e Angela Mereu, instancabili ambasciatori dei centenari sardi, per aver condiviso con noi notizie e immagini di questo bellissimo compleanno.

Tzia Ida Cosa di Giba PH Pierino Vargiu
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