Morta in uno schianto alla vigilia del primo giorno di lavoro: Nuoro piange Lucia Virdis

L'infermiera nuorese è morta in uno schianto mentre, emozionata, si apprestava ad affrontare il suo primo giorno di lavoro in un nuovo ospedale a Cagliari.
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Morta in uno schianto mentre, emozionata, si apprestava ad affrontare il suo primo giorno di lavoro in un nuovo ospedale a Cagliari.
L’infermiera nuorese Lucia Virdis ha perso la vita in un tragico incidente stradale ieri, sulla SS 197, mentre si trovava a bordo della sua auto.
Colleghi e professori del corso di laurea in Infermieristica di Nuoro la ricordano sui social così: “Lucia, studentessa della nostra sede di Nuoro, ci ha consegnato il suo sogno: diventare infermiera. Lo desiderava con tutta se stessa, pronta a superare ogni difficoltà, concentrando tutte le sue energie per quell’unico obiettivo. L’abbiamo accompagnata e sostenuta nel suo percorso, ma purtroppo non siamo riusciti a farle raggiungere il traguardo. Speriamo che il dolore, che ora ci lascia senza parole, si trasformi nel ricordo di quella cara e speciale ragazza che era Lucia.”

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Maxi sequestro di droga a Bari Sardo: 51 kg di hashish nascosti sotto una quercia

Il sequestro è direttamente collegato all’operazione “Termine”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Cagliari.
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Un blitz contro il narcotraffico ha portato al recupero di 51 chili di hashish, per un valore stimato di 220mila euro, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Carbonia a Bari Sardo, nel Nuorese. La droga, confezionata in circa cento panetti avvolti in plastica, era nascosta all’interno di un bidone interrato sotto una grande quercia, un nascondiglio studiato per sfuggire ai controlli.
Il sequestro è direttamente collegato all’operazione “Termine”, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Cagliari, che all’inizio di ottobre aveva portato a 71 provvedimenti cautelari nei confronti di altrettante persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e cessione di droga, nonché porto e detenzione abusiva di armi da fuoco.
Durante quella vasta operazione, le forze dell’ordine avevano arrestato 50 persone, mentre 9 erano state messe ai domiciliari; erano stati inoltre emessi tre obblighi e divieti di dimora, con decine di perquisizioni tra Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Roma, Pisa, Biella, Vicenza e Macerata. L’indagine aveva permesso di disarticolare due associazioni criminali radicate in Sardegna, collegate a contatti con ambienti della criminalità albanese operanti in Toscana e Veneto.

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