Un Natale all’insegna dell’arte e della tradizione a Tortolì. Il 22 e 23 dicembre, il teatro San Francesco, sarà il palcoscenico della manifestazione “Natale in arte: maschere e contemporaneità”. Un viaggio tra le tradizioni più antiche della Sardegna e le espressioni artistiche moderne. Una due giorni con un ricco programma che prevede mostre e installazioni artistiche ispirate alle maschere tradizionali sarde, esibizioni teatrali e musicali con artisti locali e ospiti di rilievo, laboratori creativi per famiglie e appassionati d’arte.

«Un evento che diventa occasione per celebrare la nostra identità culturale e condividere le radici della Sardegna con il pubblico di ogni età», dichiara Valeria Ligas, presidente dell’associazione organizzatrice Amo il mio Paese.

Ma sarà anche un importante omaggio al pittore Sergio Muntoni a dieci anni dalla sua scomparsa: saranno esposte tre opere che sono un tributo alla memoria di un artista che ha raccontato la Sardegna con pennellate di vita e poesia. Originario di Villagrande, ma tortoliese d’adozione, nella sua brillante carriera ha esposte le sue opere nelle gallerie d’arte di tutto il mondo. Attraverso i suoi quadri Muntoni ci conduce dentro storie sospese tra realtà e memoria, con l’opera “La sofferenza di un uomo incatenato”, nella forza silenziosa di un paesaggio ancestrale; “La stazione di Tortolì”, testimonianza di un passato fermo nel tempo; “La fatica del lavoro nei campi”, dove ogni gesto racconta radici antiche.

«Ogni quadro di Sergio Muntoni è un frammento di Sardegna: volti, paesaggi e storie che non possono essere dimenticate» dicono gli organizzatori.

L’ingresso è gratuito, l’appuntamento per domenica e lunedì, dalle 17 alle 21.

L’evento è patrocinato dal Comune e dalla Regione Sardegna.

La foto del giorno è dedicata al suggestivo presepe della chiesa di Lotzorai, un diorama realizzato interamente a mano che unisce arte, fede e profondo significato simbolico. Per la parrocchia di Sant’Elena Imperatrice si sono messi al lavoro i membri del Gruppo del Presepe di Lotzorai, che con passione e grande cura artigianale hanno dato vita a un’opera di forte impatto emotivo.

Ogni dettaglio racconta un messaggio: il ponte, elemento centrale del presepe, è simbolo di unione tra i popoli, di incontro e di dialogo, mentre Gesù Bambino è posto a rappresentare i più deboli, i poveri, coloro che spesso vivono ai margini della società, anche sotto i ponti, ricordando a tutti il vero significato del Natale.

Il risultato è un presepe capace di riportare al centro i valori della solidarietà e dell’accoglienza.