Lo sapevate? In Sardegna esiste il “labirinto dello stregone”: ecco dove

Uno dei lasciti più affascinanti della civiltà nuragica: una struttura che si compone di un muro perimetrale e di altri muri interni perfettamente concentrici
Nel territorio di Bitti si trova uno dei lasciti più affascinanti della civiltà nuragica: il Villaggio-Santuario di Romanzesu.
Sette campagne di scavo effettuate tra la fine degli anni ’80 ed il 2001 hanno riportato in luce una complessità monumentale incredibile datata circa XIV/XIII sec. a.C.
Si tratta di un villaggio-santuario con una varietà incredibile di soluzioni architettoniche, che caratterizza sia gli edifici sacri sia le strutture a destinazione d’uso non cultuale, come racconta molto bene il sito https://www.romanzesu.sardegna.it/.
Il cuore monumentale del villaggio di Romanzesu è costituito dal tempio a pozzo circondato da ambienti gradonati, due tempietti a pianta rettangolare a megaron, un grande recinto sub-ellittico con sacello centrale e, infine, un percorso rituale “labirintico”. Nel grande recinto sacro di Romanzesu, infatti, c’è una struttura che si compone di un muro perimetrale e di altri muri interni perfettamente concentrici a formare un corridoio labirintico che introduce alla piccola capanna centrale del “sacerdote stregone”, che con ogni probabilità si occupava del culto all’interno del villaggio.
Completano il panorama degli edifici sacri di Romanzesu le capanne a pianta circolare e ovoidale, una grande abitazione con tre ambienti aperti su un cortile comune, cinque grandi capanne delle riunioni con sedile perimetrale e in due casi con focolare centrale.

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