Un impegno a favorire l’ampliamento dell’offerta formativa, il benessere e la crescita delle nuove generazioni. Ogni giorno vengono preparati circa 430 pasti – inclusi quelli per gli insegnanti – al fine di garantire un pasto completo e bilanciato a tutti gli studenti.

L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di elevare il livello qualitativo dei pasti sia dal punto di vista nutrizionale e del loro gradimento, mantenendo saldi i principi di sicurezza alimentare. Inoltre si impegna a promuovere l’adozione di abitudini alimentari corrette per salvaguardare la salute dei bambini.

A tal fine la Ditta FA.MA – appaltatrice del servizio mensa – segue scrupolosamente un menù prescritto da medici e nutrizionisti del SIAN – Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione – che privilegia il cibo biologico, la filiera corta e la riduzione degli sprechi. Sono previsti tra l’altro alcuni cibi della tradizione gastronomica ogliastrina.

I menù dei bambini della scuola dell’infanzia (3-6 anni) e quelli della scuola primaria (6-11 anni) si differenziano per la grammatura e qualche piatto – poco indicato – per i più piccoli.

Inoltre sono previste diete personalizzate con pasti preparati appositamente per i bambini che per motivi di salute – previa certificazione medica – hanno la necessità di seguire un regime alimentare diversificato del menù scolastico.

Il Comune nella gestione del servizio di refezione scolastica si avvale della collaborazione della Commissione mensa a fini consultivi, propositivi, di controllo e coordinamento. Nel mese di novembre sarà nominata una nuova Commissione, al fine di coadiuvare l’Amministrazione nel garantire la qualità del servizio. Uno strumento che permette il confronto e la comunicazione fra l’Ente, le famiglie e il personale docente per una valutazione continua del livello dell’erogazione del servizio mensa, anche attraverso l’osservazione del gradimento da parte dell’utenza, rilevare eventuali criticità e avanzare proposte e correttivi per il benessere dei bambini. Visto l’importante ruolo svolto, la Commissione è composta da rappresentanti dei genitori, degli insegnanti e dell’Amministrazione.

I plessi interessati al servizio mensa sono: Istituto Numero 1 – Scuola Elementare Centrale, Scuola Elementare di Zinnias, Scuola Materna di Viale Europa, Scuola Materna di Via Taramone e Scuola Materna di Via Oristano -, Istituto Numero 2 – Scuola Elementare di Monte Attu e Scuola Materna di Via Frugoni-.

Grazie a un nuovo finanziamento, è in fase di avvio la costruzione di una nuova struttura per potenziare il servizio di refezione scolastico.

Recentemente, il Sindaco Marcello Ladu e l’Assessora alle Politiche Sociali Irene Murru hanno visitato la Scuola Elementare Centrale, incontrando la dirigente scolastica, Prof.ssa Santina Castrogiovanni. Nell’occasione hanno pranzato insieme ai bambini, condividendo momenti importanti di dialogo e ascoltando le esigenze di docenti e scolari.

L’Amministrazione Comunale si impegna a rendere il servizio mensa non solo un momento di nutrizione, ma anche un’occasione di socializzazione e crescita per i più giovani.

Sala gremita questa mattina nella Biblioteca Comunale di Tortolì per l’incontro divulgativo organizzato dall’associazione Apiaresos sulla minaccia rappresentata dalla Vespa velutina, specie aliena invasiva che ha fatto registrare in Sardegna il suo primo caso confermato a Ilbono nel 2025.

I tecnici di Apiaresos, Giuseppe Caddeo, Giovannino Schirra e Jessica Fadda, hanno guidato un incontro molto partecipato, offrendo spiegazioni chiare e alla portata di tutti, dagli apicoltori ai cittadini non esperti. Durante la mattinata hanno mostrato ai presenti esemplari reali di Vespa velutina, descrivendone nel dettaglio le caratteristiche principali (zampe gialle, addome scuro con una banda arancione, volo stazionario, dimensioni tra 2,5 e 3,5 cm) e illustrando come riconoscerla rispetto alle specie autoctone.

Hanno raccontato nel dettaglio i metodi con cui è possibile individuarla, catturarla e utilizzarla per risalire ai nidi e neutralizzarli.  

I tecnici hanno anche illustrato le caratteristiche biologiche e la dieta della Vespa velutina, chiarendo in quali periodi dell’anno l’insetto è più attivo e individuabile, e ribadito che la lotta alla specie comincia dal monitoraggio, sia attivo sia passivo, al quale tutti possono contribuire con osservazioni e segnalazioni corrette. Hanno però sottolineato l’importanza di non intervenire mai autonomamente davanti a una presunta velutina, ma di confrontarsi sempre con gli esperti per valutare il da farsi, evitando rischi e azioni controproducenti.

Nel corso dell’incontro è stato ricordato il primo focolaio sardo, individuato e neutralizzato a Ilbono il 4 agosto grazie all’intervento coordinato del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, esperti toscani, Laore e associazioni apistiche come Apiaresos, un esempio di quanto siano fondamentali collaborazione e tempestività.

La Regione Sardegna, nei mesi successivi, ha annunciato l’attivazione di un piano di monitoraggio e prevenzione, sottolineando la necessità di evitare allarmismi ma mantenere alta l’attenzione. Apiaresos e gli apicoltori ogliastrini hanno però ribadito oggi la necessità di attuare quanto prima le azioni previste nella mozione 85 presentata dall’onorevole Salvatore Cau, che definisce un piano organico per la gestione dell’insetto: un piano regionale strutturato, la nomina di un referente tecnico, risorse economiche dedicate, una rete di monitoraggio con Laore, Forestas, Barracelli e Università, un protocollo di trappolaggio selettivo, squadre operative specializzate, formazione certificata per apicoltori e tecnici, campagne informative diffuse e collaborazione con le regioni italiane maggiormente colpite come Liguria e Toscana.

Ogni mese senza un monitoraggio capillare – è stato ricordato – è un mese regalato alla possibile diffusione della specie in Sardegna. Dopo una mattinata ricca di informazioni tecniche ma accessibili, il messaggio è chiaro: la Vespa velutina è una minaccia reale, ma la Sardegna è ancora in tempo per difendersi. Ora la parola passa all’Assessorato regionale all’Ambiente, chiamato a trasformare in azioni concrete ciò che esperti, apicoltori e cittadini hanno ribadito con forza: la Vespa velutina si combatte solo insieme.

.