Lo sapevate? Armando Businco, uno dei più grandi scienziati sardi, era nativo di Jerzu

Dà il nome all'ospedale Oncologico di Cagliari ma Armando Businco, nato a Jerzu nel 1886, è stato soprattutto un grande clinico e scienziato. Scopriamo la sua vita.
Lo sapevate? Armando Businco, uno dei più grandi scienziati sardi, era nativo di Jerzu.
Dà il nome all’ospedale Oncologico di Cagliari ma Armando Businco, nato a Jerzu nel 1886, è stato soprattutto un grande clinico e scienziato. Scopriamo la sua vita.
Sapevate che Armando Businco, uno dei più illustri scienziati sardi, nacque a Jerzu?
A lui è intitolato l’Ospedale Oncologico di Cagliari, ma la sua storia è molto più ricca. Nato nel 1886, Businco fu un clinico di grande valore e uno scienziato di spicco nel suo campo. Ripercorriamo la sua vita e il suo straordinario contributo alla medicina.
Nel 1912, Armando Businco conseguì la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Cagliari, concentrando i suoi studi sull’anatomia patologica.
Dopo la specializzazione, intraprese diverse collaborazioni accademiche: nel 1913 iniziò come assistente presso l’Istituto di Patologia Generale della stessa università, per poi passare, dal 1914 al 1925, all’Istituto di Anatomia Patologica.
Nel 1922, dopo aver ottenuto l’abilitazione all’insegnamento libero, Businco iniziò la sua carriera accademica presso diverse università italiane. Nel 1925, gli furono affidati incarichi didattici all’Università di Perugia: divenne docente di anatomia patologica alla Facoltà di Medicina e, contemporaneamente, di patologia animale alla Facoltà di Veterinaria. Successivamente, nel 1927, vinse un concorso che gli permise di essere nominato professore straordinario di anatomia patologica presso la stessa Università di Perugia.
L’anno successivo tornò a Cagliari come professore ordinario di anatomia patologica, ruolo che ricoprì fino al 1932, quando si trasferì a Palermo. Fece poi ritorno a Cagliari dal 1935 al 1938, prima di stabilirsi definitivamente a Bologna, dove insegnò nella stessa disciplina fino al 1956. Durante questo periodo, dal 1946 al 1948, assunse anche l’incarico di preside della facoltà di medicina e chirurgia, mentre dal 1948 al 1957 fu direttore della scuola di specializzazione in stomatologia. Questi traguardi professionali furono raggiunti dopo la sua scarcerazione, a seguito di un arresto avvenuto nel 1944 per attività antifasciste.
Armando Businco fu un ricercatore di grande talento, autore di ben 139 pubblicazioni scientifiche. I suoi studi si concentrarono principalmente su tre ambiti: l’echinococcosi, l’arteriosclerosi e la splenomegalia malarica.
Nel corso della sua carriera, realizzò numerosi studi innovativi. Nel 1921, partendo dall’esperienza acquisita come volontario nella Prima Guerra Mondiale, studiò gli effetti nocivi di alcuni gas tossici sull’organismo, richiamandosi all’uso bellico di queste sostanze nella recente guerra. Dal 1929 si dedicò poi a importanti ricerche sul sistema reticolo-endoteliale, culminate nel 1933 con una scoperta significativa, poi confermata dalla microscopia elettronica: la parete alveolare è rivestita da uno strato cellulare, di tipo epiteliale, che comprende elementi dotati di proprietà fagocitarie e granulopessiche. In seguito, nel 1941, applicò queste scoperte in uno studio sulla funzione del sistema reticolo-endoteliale nella malaria, e nel 1949 esplorò le possibili neoplasie legate a questo sistema.
Nel 1940, Businco condusse un’importante ricerca su un caso di morbo di Basedow-Graves in una paziente affetta da colesteatoma ponto-cerebellare e ipotalamico. Grazie ai suoi studi approfonditi, riuscì a formulare l’ipotesi che il morbo fosse legato a specifiche alterazioni primitive dei nuclei. Questa ipotesi, seppur con alcune limitazioni, è oggi parzialmente accolta dall’endocrinologia moderna.

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