Seui si prepara per Su Prugadoriu 2024: il programma completo dell’evento
A Seui fervono gli ultimi preparativi per la 28esima edizione di Su Prugadoriu, l’attesissima manifestazione che dal 31 ottobre al 3 novembre 2024 trasformerà questo incantevole borgo sardo in un palcoscenico di tradizioni antiche e cultura comunitaria.
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A Seui fervono gli ultimi preparativi per la 28esima edizione di Su Prugadoriu, l’attesissima manifestazione che dal 31 ottobre al 3 novembre 2024 trasformerà questo incantevole borgo sardo in un palcoscenico di tradizioni antiche e cultura comunitaria. Un appuntamento che negli anni è diventato un simbolo di resistenza culturale e una celebrazione della propria identità, sfidando l’omologazione della globalizzazione per riaffermare il valore unico delle tradizioni locali.
Il cuore della manifestazione si accende nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre, quando, secondo l’antica tradizione, le anime dei defunti possono oltrepassare il confine tra il mondo dei vivi e quello dell’aldilà. È una notte suggestiva, in cui i piccoli seuesi, come da tradizione, passano di porta in porta per raccogliere offerte per le anime del purgatorio. Questo rito, che coinvolge adulti e bambini in una sorta di scambio simbolico, conserva la memoria di gesti e valori antichi, resi vivi dal calore della comunità.
Durante i quattro giorni di Su Prugadoriu, il programma si arricchisce con una vasta offerta che spazia dall’enogastronomia alla musica, dall’arte alla storia. Ogni attività, dagli approfondimenti culturali ai laboratori artigianali, è pensata per narrare la storia e l’identità di Seui. In particolare, la rassegna include tavole rotonde su temi storici e sociali rilevanti per il territorio, come il convegno dedicato all’inquisizione in Sardegna e alla figura di Sigismondo Arquer, o la discussione sulla promozione del Prodotto di Montagna coordinata dall’Agenzia Laore.
La cornice naturale di Seui, con la sua foresta di Montarbu e i vicoli che trasudano storia, è arricchita dalla partecipazione della comunità locale. Tra gli eventi più attesi, la SeuInstreet band e il coro Ardasai, insieme alle maschere tradizionali S’Urzu e sa Mamulada, che incanteranno visitatori e residenti con la loro festosa energia. Non mancheranno le proiezioni di cortometraggi, la presentazione dell’annuario locale Arcuerì, e numerosi laboratori che permetteranno a grandi e piccoli di cimentarsi nella cucina e nelle arti tradizionali.
Su Prugadoriu è molto più di una semplice festa: rappresenta un atto di amore verso la propria cultura, un’occasione in cui Seui, con orgoglio e passione, apre le porte al mondo per raccontare la sua storia. Qui, tra cibo genuino, musiche senza tempo, storie di streghe e inquisitori, si celebra un’autenticità che solo le radici profonde e l’amore per la propria terra possono mantenere viva.
Per ulteriori dettagli sul programma, si invita a consultare il sito del Comune di Seui: Programma Su Prugadoriu 2024.
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Oliena, conclusa una delle esercitazioni speleologiche più complesse mai realizzate in Sardegna

Corrias: “Serve una legge regionale per rafforzare il Soccorso Alpino”.
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La Valle di Lanaitho si è tinta di rosso per tre giorni, diventando il fulcro di una delle esercitazioni speleologiche più articolate mai condotte in Sardegna. Dal 5 al 7 dicembre, 165 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) provenienti da undici regioni italiane – insieme a medici e infermieri specializzati nel soccorso in ambienti ostili – hanno trasformato la grotta Su Bentu in un laboratorio operativo di alta complessità.
L’esercitazione prevedeva il recupero di un escursionista ferito, rappresentato da un figurante, bloccato a oltre tremila metri dall’ingresso della cavità con presunti traumi al bacino e alla schiena. La squadra di primo intervento del Cnsas lo ha raggiunto nella Sala Giovanni Nonnis, avviando immediatamente la valutazione clinica e le manovre medicalizzate.

Foto di Salvatore Corrias
Nel frattempo all’esterno si allestiva il campo base, con il Centro di Coordinamento Mobile operativo giorno e notte. Una seconda squadra ha steso lungo tutto il percorso sotterraneo un doppino telefonico per mantenere il contatto continuo tra superficie e profondità, mentre altre unità installavano complessi sistemi di movimentazione su corda per superare strettoie, laghetti e pozzi verticali della grotta.
Uno dei punti centrali dell’esercitazione è stata la sperimentazione del sistema Ermes, la tecnologia del Cnsas che permette la trasmissione multimediale di dati dall’interno delle cavità. Grazie a questo sistema, le autorità presenti sabato hanno potuto seguire la diretta dei parametri vitali del ferito, il confronto tra i sanitari in grotta e la Centrale Operativa del 118 di Sassari, e persino la trasmissione in tempo reale di un’ecografia eseguita sottoterra.
L’intera operazione simulata si è conclusa dopo 44 ore, all’alba di oggi, con l’uscita della barella contenente l’infortunato. Una prova che ha confermato – come sottolineano dal Cnsas – l’elevato livello di preparazione e coordinamento raggiunto dalle squadre impegnate in scenari estremi.
Soddisfazione e apprezzamento sono arrivati anche dal parlamentare Salvatore Corrias, che ha seguito da vicino i lavori. “Gli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico hanno trasformato la Valle di Lanaitho in un esempio straordinario di professionalità e dedizione”, ha dichiarato. “Questa esercitazione dimostra quanto sia avanzato il loro livello tecnico e quanto sia fondamentale garantire loro strumenti adeguati”.
Corrias ha poi ribadito la necessità di un intervento normativo regionale: “È evidente che il Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna debba essere valorizzato e potenziato. La nuova legge regionale, frutto dell’unificazione delle proposte 149 e 72, deve dare stabilità al sistema di soccorso organizzato. Parliamo di un servizio essenziale”, ha concluso, “sempre più necessario in un’isola in cui la fruizione dei territori cresce ogni anno. Dobbiamo mettere questi professionisti nelle migliori condizioni per salvare vite, in montagna come nel sottosuolo”.
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