Il monitoraggio delle temperature minime in Sardegna, in particolare sotto i -8°C, evidenzia le aree dell’Isola soggette a forti inversioni termiche e le più fredde in assoluto. Il periodo di riferimento per l’analisi va dal 1951 al 1980, successivamente aggiornato con i dati raccolti dalle stazioni meteorologiche dell’ARPAS e di Sardegna Clima dal 1999 a oggi.

Tra le stazioni che registrano le temperature più basse troviamo quelle di Villanova Strisaili (813 metri s.l.m.), Gavoi (833 metri s.l.m.) e Fonni Massiloi (840 metri s.l.m.), quest’ultima particolarmente nota per le inversioni termiche. Le temperature minime assolute sono state misurate a Gavoi Lidana e Fonni Massiloi, con punte eccezionali nel febbraio 2012, quando un’ondata di gelo ha colpito l’Isola, facendo segnare nuovi record di freddo in diverse stazioni. In quella giornata solo il 10% delle stazioni di monitoraggio presentava temperature minime leggermente sopra lo zero, mentre il resto ha segnato valori ben sotto lo zero.

È importante sottolineare che le stazioni ARPAS e quelle di località come Fonni Massiloi e Buddusò Donnigheddu sono collocate in aree rurali, distanti dai centri abitati, il che permette di rilevare temperature più accurate rispetto all’ambiente urbano. Le uniche stazioni urbane incluse nell’analisi sono quelle di Fonni, Desulo e Villanova Strisaili (S.C.).

Queste rilevazioni forniscono un quadro chiaro della geografia climatica della Sardegna, evidenziando come le zone montane e rurali siano soggette a forti variazioni termiche e, in alcuni casi, a temperature estremamente basse, in linea con le caratteristiche climatiche dell’Isola e le specifiche condizioni meteorologiche locali. Fonte Sardegna Clima.

La Sardegna gode essenzialmente di un tipico clima Mediterraneo, tuttavia la posizione particolare, interamente circondata dal mare e lontana dai continenti, rendono l’isola soggetta a una accentuata variabilità termica, tra i versanti, in occasione di ondate di calore o di freddo.

La vicinanza con l’Africa rende comunque l’isola soggetta a frequenti irruzioni di aria calda, dal Nord Africa. Gli effetti di queste sono minimi nel trimestre invernale, quando il Sahara presenta valori di temperatura piuttosto miti, tuttavia nei restanti mesi le irruzioni di aria calda da sud, possono portare al raggiungimento di temperature molto elevate. Vediamo quindi dove e quando si è toccato il picco massimo di temperatura estiva secondo il sito Sardegna Clima. Come si può leggere al vertice della classifica c’è Jerzu dove, durante l’ondata di calore del luglio 2023, si sono toccati i 48,2 gradi.

I dati di temperatura massima presi in considerazione sono solo quelli sopra i 45°C, nel periodo dal 1951 al 1980, successivamente integrati con quelli rilevati dal SAR (ora ARPAS) e delle stazioni di Sardegna Clima nel periodo tra il 1999 ad oggi. Purtroppo non si ha la certezza sulla corretta affidabilità dei dati massimi forniti dall’ente Idrografico, negli anni ’40-’70. Perciò alcuni dati possono essere affetti da sovrastime date da una non perfetta manutenzione della capannina meteorologica.

In Sardegna il superamento dei +40/41°C per 5-7 giorni all’anno, nelle località interne, è un evento ricorrente. Tuttavia il superamento dei +45°C è piuttosto raro, sebbene negli ultimi 10 anni stia diventando più ricorrente, per questo è stato preso come riferimento per stilare una tabella degli estremi massimi.