La spettacolare strada che porta a Monteleone Rocca Doria, il secondo paese più piccolo della Sardegna
Il più piccolo centro del Sassarese, nella Sardegna nord-occidentale, è un suggestivo borgo medioevale arrampicato su una rocca e attorniato da un lago.
Si arrocca sul costone meridionale de su Monte, verdeggiante altura di 400 metri in tufo calcareo, cinta per tre quarti dal lago dell’alto Temo, presentandosi come un’inespugnabile fortezza naturale. Un paesaggio incantevole fa da cornice a Monteleone Rocca Doria, piccolissimo paese del Logudoro settentrionale, una zona un tempo detta Nurcara, a circa 40 chilometri sia da Alghero che da Sassari. A inizio XX secolo contava ‘ben’ 450 abitanti, oggi poco più di cento ‘ufficiali’, in realtà 80, quasi tutti anziani.
Nel Medioevo fu feudo dei Doria, che vi edificarono un castello, dotandolo di robuste mura. Il nome, apparso la prima volta in un documento del 1364, ricorda l’origine legata alla celebre famiglia genovese. Nel 1436 passò sotto il dominio aragonese in seguito a una sanguinosa battaglia: il paese fu distrutto e furono rispettate soltanto le chiese. Sono tuttora in piedi, nella periferia nord, l’antica parrocchiale di sant’Antonio abate, risalente al XII secolo in stile gotico-romano, e al centro l’attuale parrocchiale di santo Stefano, risalente al 1250-70 e caratterizzata da due navate, entrambe terminanti con un’abside in conci di calcare a semicupola. La navata settentrionale tardo-romanica è la più antica, era la cappella dei Doria (XIII secolo). La navata nuova è ‘goticheggiante’ (XVI secolo). Il patrono si celebra a inizio agosto con processione e gara poetica dialettale. Si vedono i ruderi della rocca del XIII secolo: muraglioni, torri mozzate, resti di prigioni e cisterne. In mezzo si dipanano le attuali strade lastricate, memorie dello splendore sotto la casata ligure (vie Doria, Castello e Orti).
Oggi regnano pace e silenzio, si può sentire il rumore dei passi e di rado si incrocia uno sguardo. Oltre ai ruderi ci sono soltanto un bar e l’ufficio postale. Un bus porta nei paesi vicini: laggiù, a pochi minuti, la ‘civiltà’ si manifesta con i servizi essenziali. Fonte Sardegna Turismo.
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