Antonio Brundu, nasce a Perdasdefogu il 1918: il 12 marzo aveva compiuto 106 anni, lui, il più anziano aviere d’Italia. Dotato fino all’ultimo di mente lucidissima e spirito brillante, era il decano del suo amato paese. Tra le ragioni della sua longevità, la famiglia: quattro figli, cinque nipoti e otto bisnipoti.

Amava comporre mottetti per cantare la sua Sardegna e ricordare la moglie Gemma, splendida monserratina con la quale ha vissuto più di settant’anni, sposata il 19 ottobre 1940. Partito come militare di leva in Aviazione nel mese di febbraio del 1939, fu congedato il 27 settembre 1943.

Per tale ragione, invitato spesso a raccontare ai giovani la sua esperienza, sottolineava sempre come la guerra sia solo dolore e devastazione e i grandi della terra, avendone preso coscienza, dovrebbero finalmente lavorare con determinazione per la pace fra i popoli.

Ringraziamo per le preziose informazioni il fotografo dei centenari sardi, Pierino Vargiu e la moglie Angela Mereu.

Nel punto in cui la terra si fa sabbia e la sabbia accoglie i passi dei lettori e delle lettrici, CostellAzioni Letterarie Festival torna a disegnare il proprio orizzonte per la quarta edizione. Lo fa in un luogo noto, la Pineta di Tancau, che diventa nuovamente scena viva per due giornate di libri, incontri, letture e visioni: venerdì 18 e sabato 19 luglio 2025.

La naturalezza — intesa come condizione sociale, ambientale e culturale — sarà il filo conduttore di quest’anno. Una parola solo in apparenza semplice, che sarà interrogata e attraversata con la voce degli autori, l’intuizione degli artisti, la curiosità dei più piccoli, la complicità di chi legge, ascolta, si ferma, partecipa.

A guidare il festival da quest’edizione è Matteo Porru, scrittore, autore di romanzi, racconti, Premio Campiello Giovani, tra i narratori italiani più attenti al presente. Il suo sguardo si unisce all’esperienza e al coraggio del Comune di Lotzorai, che continua a credere in questa visione di cultura diffusa, accessibile, immersa nella natura.

“In un’epoca di rumore e distrazione – commenta Matteo Porru – la naturalezza è un atto rivoluzionario. Significa ascoltare, stare, restare. CostellAzioni Letterarie raccoglie questo invito e lo trasforma in tempo lento, in parole condivise, in un’idea di comunità che non è mai data per scontata, ma si costruisce, si rinnova, si desidera.”

“CostellAzioni Letterarie è il nostro modo di prenderci cura del tempo che viviamo – sottolinea il sindaco Cesare Mannini – un progetto nato per stare insieme e riflettere sul senso dei luoghi, delle relazioni, delle parole. Anche in questa nuova edizione, vogliamo offrire a chi verrà un’esperienza profonda, ospitale, necessaria.”

Il Festival si articolerà in due giornate intense, tra il mare e la pineta, in una combinazione di incontri con autori e autrici, laboratori per bambinǝ, degustazioni, musica e parole ad alta voce. Torneranno i dialoghi sulle buone pratiche, sulla salute della terra, sulle forme del vivere collettivo. Torneranno i racconti da condividere tra le pagine e tra le persone.

La natura, protagonista e compagna del festival sin dalla sua nascita, quest’anno sarà anche una metafora di equilibrio, fragilità e rinascita: parleremo di biodiversità e sostenibilità, di paesaggi interiori e ambienti esterni, di cura dei luoghi e delle comunità.

Nei prossimi giorni verranno svelati i nomi, il programma dettagliato e i momenti di partecipazione condivisa. Per ora, l’appuntamento è segnato: CostellAzioni Letterarie 2025 sarà il 18 e 19 luglio alla Pineta di Tancau di Lotzorai. Due giorni per abitare la naturalezza con leggerezza e profondità, insieme.