Leggende sarde. Chia, dietro il nome la commovente tragedia d’amore nella Sardegna nuragica
La leggenda sulla località di Chia.
Oggi è indubbiamente una delle località balneari più rinomate del sud Sardegna, tra quelle maggiormente frequentate nelle estati di ogni anno. Eppure, pochi sanno che dietro il nome di Chia, incantevole spiaggia dal mare cristallino vicino Nora, c’è una triste e commovente storia di un amore infelice, finito in tragedia.
Come raccontato da Mariano Cocco, nella sua Storia della Sardegna, ci si trova nel contesto storico della Sardegna nuragica e dell’arrivo nell’Isola dei Fenici. Cnosor, superbo capitano cartaginese, era il promesso sposo di Chia, la bellissima figlia di Ulao, potente capo di una tribù sardo-nuragica.
Cnosor si allontanò dall’Isola per lungo tempo. Al suo ritorno, però, trovò la città di Nora – tra le colonie fondate dai Fenici – completamente distrutta da un attacco dei guerrieri Shardana, nome con cui i Fenici identificavano la Sardegna. Tutti i familiari del capitano non sopravvissero e il dolore per il giovane fu così grande da dichiarare vendetta all’esercito responsabile, guidato proprio dal padre di Chia.
Ulao, nel frattempo, nei pressi di Nora, ricevuti gli aiuti necessari dalla colonia di Kar El (Cagliari), radunava tutti i capi tribù shardana per convincerli a unirsi in battaglia e scacciare così i Fenici dall’Isola. Cnosor, allora, decise di passare all’attacco del padre della sua promessa sposa. Chia, recatasi dal padre, chiese pietà per il suo innamorato, ma l’orgoglioso Ulao respinse le richieste della fanciulla.
Fu guerra. I Fenici furono sconfitti dai guerrieri shardana, dopo una strenua lotta. Tuttavia, Cnosor e pochi altri trovarono rifugio nella cima più alta del promontorio di Bithia, pronti all’ultima battaglia. Chia raggiunse la vetta, durante l’ultimo attacco nuragico, nella speranza di rivedere il suo fidanzato. Ma cadde trafitta da una freccia, scagliata un guerriero dell’esercito shardana in direzione di Cnosor.
Il giovane capitano, poco dopo colpito anche lui, morì. Ma non prima di aver dato l’ultimo bacio alla sua donna amata ormai perduta: in quel momento ecco apparire una stella, la più lucente di tutte. Così Bithia, località fenicia nei pressi di Nora, prese il nome di Chia.
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