Accadde oggi: 19 giugno 1324, inizia la dominazione spagnola in Sardegna
Forse non tutti sanno che nello scudo della bandiera aragonese è presente anche la bandiera dei 4 mori. Quello che sanno praticamente tutti è che il nostro vessillo ha origini spagnole. Le radici di quella bandiera vanno ricercate in un 19 giugno di tanti secoli fa. Nel 1324, esattamente 697 anni fa, nasceva il Regno di Sardegna e Corsica.
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Forse non tutti sanno che nello scudo della bandiera aragonese è presente anche la bandiera dei 4 mori. Quello che sanno praticamente tutti è che il nostro vessillo ha origini spagnole. Le radici di quella bandiera vanno ricercate in un 19 giugno di tanti secoli fa. Nel 1324, esattamente 697 anni fa, nasceva il Regno di Sardegna e Corsica.
Le basi della futura e lunga dominazione spagnola sulla Sardegna furono poste nel 1295, quando con il Trattato di Anagni fu sancito l’accordo tra Corona d’Aragona, Papato e Angioini per l’abbandono della Sicilia da parte degli spagnoli in cambio del permesso di conquistare Sardegna e Corsica (ius invadendi).
Sapevate che a Osini ci sono due piscine naturali bellissime e quasi segrete?

A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo. Oggi vi raccontiamo tutto
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A Osini, tra boschi e corsi d’acqua poco battuti, si nascondono due piscine naturali capaci di far innamorare al primo sguardo: “Sa Piscina de’ Efigeddu” e “Su Caddargiu”. Luoghi così segreti da sembrare sospesi tra realtà e fantasia, dove il tempo sembra rallentare e il silenzio della natura avvolge ogni pensiero.
Su Caddargiu è un vero capolavoro della natura: circolare, profonda circa 4 metri e dall’acqua color smeraldo, è alimentata da un ruscello che le conferisce un continuo movimento. L’eccesso d’acqua di questa piscina, però, non rimane imprigionato qui: scivola giù formando Sa Piscina de’ Efigeddu, una gemma azzurra che sembra uscita da una cartolina, soprattutto nelle ore del mattino. I raggi del sole, filtrando tra le fronde degli alberi, trasformano l’acqua in un caleidoscopio di sfumature azzurre, rendendo ogni riflesso un piccolo miracolo visivo.
Raggiungere queste piscine non è impresa da poco: occorre attraversare un tratto di fiume con l’acqua che arriva all’altezza delle ginocchia, un piccolo “rito di passaggio” che rende l’immersione ancora più speciale. E come per tutti i tesori nascosti della Sardegna, la loro posizione esatta resta segreta, custodita per proteggerne l’incanto. Per chi desidera scoprirle in sicurezza, l’organizzazione “Alla Scoperta dei Tacchi” offre la guida giusta per vivere quest’esperienza unica senza rovinarne la magia.
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