Ogliastra, furto 25mila provette Dna: prosciolto il presidente del Parco Genos di Perdasdefogu

Il fatto in sussiste, e quindi è caduta l'accusa di trattamento illecito di dati personali perché il fatto non è più reato.
Il presidente del parco Genos di Perdasdefogu, Mario Pirastu, è stato prosciolto dalla Gup del tribunale di Lanusei, Paola Murru, dall’accusa di furto delle 25mila provette contenenti il Dna dei sardi – come riporta ANSA -.
Erano state trafugate nell’agosto 2016 e ritrovate qualche qualche mese più tardi nell’ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari – perché il fatto non sussiste.
Il fatto in sussiste, e quindi è caduta l’accusa di trattamento illecito di dati personali perché il fatto non è più reato.
Il Pm di Lanusei Biagio Mazzeo – in una breve requisitoria – aveva chiesto il rinvio a giudizio dell’indagato ritenendo che “nella sparizione delle provette ci sia stato qualcosa di strano che deve essere chiarito a processo”.
L’udienza di ieri era una parte del procedimento più vasto in cui erano indagate altre dieci persone tra amministratori locali, consiglieri di Genos e SharDna, medici e collaboratori.
Le accuse nei loro confronti, erano a vario titolo di violazione della privacy per l’illecita trattazione di dati sensibili, furto, peculato e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Per questi, lo scorso anno, il Gup di Lanusei Mariano Arca aveva deciso il non luogo a procedere respingendo la richiesta di rinvio a giudizio del Pubblico ministero.
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