A Bergamo esiste un’azienda che paga i propri dipendenti per leggere un libro e raccontarlo ai colleghi. La storia, che ha entusiasmato il popolo del web, è stata raccontata sulle pagine del quotidiano La Stampa.

L’azienda è la Vanoncini di Mapello, diretta Danilo Dadda, 56 anni.

Dadda è partito da un presupposto: “«Chi lavora con te deve diventare migliore di quando ha cominciato, perché l’imprenditore ha anche un ruolo sociale». Così ha deciso di creare tra le mura aziendali una sorta di club del libro, con appuntamento fisso e…ben pagato. Esistono infatti, alla Vanoncini, tariffe precise in merito: 100 euro per il primo libro, 200 per il secondo, 300 per il terzo e così via. E se il testo è in inglese, il compenso raddoppia.

E così è stato. In orario di lavoro, a turno, un dipendente parla agli altri di un libro a sua scelta e il mese dopo riceve il compenso in busta paga. La scelta è tra manuali di marketing, romanzi, saggi, biografie e poesie.

Fine settimana da incorniciare per Luciano Serra, giovanissimo cavaliere di Girasole di appena 16 anni, che a Tanca Regia ha ottenuto l’ennesimo risultato di prestigio della sua stagione. Nel completo disputato negli ultimi giorni, il talento ogliastrino è salito sul gradino più alto del podio, conquistando due coppe e confermandosi tra le promesse più brillanti del dressage.

La passione di Luciano per l’equitazione lo accompagna sin da bambino. Oggi, grazie all’impegno costante e ai progressi tecnici, ha già conseguito il Brevetto FISE e punta con determinazione al titolo di Istruttore. Un obiettivo ambizioso, che sta costruendo passo dopo passo attraverso le gare in cui continua a distinguersi e grazie alla preparazione quotidiana svolta presso il maneggio “Su Marchesu Ramon”.

A guidarlo in questo percorso è Tina Piroddi, istruttrice di Bari Sardo, affiancata da Angela Lanzetta, figure fondamentali nella sua crescita sportiva. Il lavoro di squadra sta dando frutti evidenti: risultati lusinghieri, maggiore sicurezza in campo e una traiettoria in continua ascesa.

A sostenerlo, come sempre, c’erano i suoi primi tifosi: il padre Marco con Eleonora, la mamma Chiara e il fratellino Mattia, che lo seguono con affetto e orgoglio in ogni tappa del suo percorso, condividendo con lui emozioni, sacrifici e soddisfazioni.

Al termine della gara, il giovane cavaliere ha espresso tutta la sua gioia: «Sono felicissimo di questo risultato. Se sono arrivato fin qui è grazie ai miei istruttori: mi sostengono ogni giorno e mi aiutano a migliorare. Senza di loro non sarei arrivato a questi traguardi», ha detto con emozione.

Tappa dopo tappa, con umiltà e grande convinzione, il giovane cavaliere continua ad avvicinarsi al suo obiettivo, portando in alto il nome della sua comunità e della disciplina che ama.

Luciano Serra

Luciano Serra

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