Tiene banco nelle ultime ore l’ipotesi di consentire l’apertura dei ristoranti a cena entro le 22.
Un provvedimento che se venisse adottato aiuterebbe non poco la categoria, ma sul quale gli esperti non sembrano essere molto convinti.
«Una rimodulazione dei pacchetti di misure potrebbe modificare l’efficacia nella mitigazione del rischio – fa sapere il Comitato tecnico scientifico in replica al ministero dello Sviluppo economico -. Circa la previsione di rimodulazione delle misure previste nelle diverse fasce di rischio si rimanda alle valutazioni del decisore politico ma andrebbero considerate le diverse tipologie dei pubblici esercizi, distinguendo tra bar e ristoranti».
I dubbi paventati dal Cts riguardano soprattutto l’andamento della pandemia in Europa che non ha ancora registrato la frenata decisiva che ci si sarebbe aspettati, probabilmente anche a causa delle nuove varianti che si stanno diffondendo, e la ripresa della scuola in presenza i cui eventuali effetti sui contagi saranno riscontrabili solo a metà mese.
Questa la conclusione del Cts: «Circa la previsione di rimodulazione delle misure previste nelle diverse fasce di rischio, specificatamente per il settore della ristorazione in zona gialla e arancio, si rimanda alle valutazioni del decisore politico, segnalando tuttavia che una rimodulazione complessiva dei pacchetti di misure potrebbero modificare l’efficacia nella mitigazione del rischio».
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