“LA DIFFIDENZA… per alcuni un brutto difetto, per noi arzanesi una costante della vita quotidiana. Ciò che spesso è considerato un atteggiamento di chiusura, oggi potrebbe essere la nostra più grande virtù” ha scritto ieri il primo cittadino di Arzana, Marco Melis, sui social.

“Diffidare di uno sconosciuto, oggi rappresentato da un virus, per noi è una cosa naturale, lo facciamo senza grandi sforzi. Questa foto, scattata ieri pomeriggio, nella piazza principale di Arzana, rappresenta l’essenza dell’appello che ogni giorno viene rivolto alla nazione, ‘stiamo a casa’. In questi 15 giorni abbiamo letto e sentito di tutto: messaggi forti, spesso al limite della comprensione, immagini toccanti che sconvolgono la tranquillità degli animi più temprati. Io, invece, scrivo per COMPLIMENTARMI e per RINGRAZIARE i miei concittadini che in questo momento stanno dimostrando un grande senso di responsabilità.

So benissimo che il sacrificio richiesto non è piccolo ma sono certo che grazie anche al vostro impegno potremo incontrarci presto in questa piazza e festeggiare nel migliore dei modi il ritorno ad una vita normale”.

Alcune delle misure che il Governo ha in previsione per affrontare l’emergenza in corso sono la sospensione delle imposte comunali come Imu e Tari fino a novembre e aiuti alle imprese.

“Su questa linea si muove anche il Comune,” si legge scritto sulla pagina ufficiale del Comune di Tortolì “che attraverso il coordinamento della macchina amministrativa, seguirà le disposizioni indicate da Stato e Regione per dare sostegno a tutti i cittadini. Per quanto riguarda le imprese informiamo che la Regione ha firmato un accordo quadro che permetterà l’erogazione della cassa integrazione in deroga e altri interventi di sostegno al mondo del lavoro.

Possono richiederla tutti i datori di lavoro del settore privato (aziende industriali, artigiane, del terziario, comprese cooperative, datori di lavoro non imprenditori, associazioni e fondazioni), inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore, gli enti religiosi civilmente riconosciuti, per i propri dipendenti a cui sia stata totalmente sospesa o ridotta parzialmente la prestazione lavorativa a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.

La Regione, inoltre tramite l’assessorato del Lavoro e l’Aspal, garantirà un contributo una tantum a domanda individuale fino a 600 euro alle lavoratrici e ai lavoratori domestici che hanno avuto sospesa senza retribuzione la propria prestazione”.

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