Il patrimonio della biblioteca comunale Berto Cara di Bari Sardo si arricchisce grazie ad una importante donazione
In occasione della riapertura della biblioteca intitolata all'illustre letterato, l'amministrazione ha avuto il piacere di ospitare due delle sue sorelle, entrambe ultranovantenni, e numerosi nipoti. Questo momento è stato l'occasione per esporre in biblioteca il Gonfalone del Comune di Bari sardo, dipinto da Berto Cara
Il patrimonio della biblioteca comunale Berto Cara di Bari Sardo si arricchisce grazie ad una importante donazione.
In occasione della riapertura della biblioteca intitolata all’illustre letterato, l’amministrazione ha avuto il piacere di ospitare due delle sue sorelle, entrambe ultranovantenni, e numerosi nipoti. Questo momento è stato l’occasione per esporre in biblioteca il Gonfalone del Comune di Bari sardo, dipinto da Berto Cara. Ma è solo con la visita estiva della Signora Dominique Affaba, vedova di Eros Kara Pintor, quindi nuora di Berto Cara e a sua volta pittrice, che l’amministrazione di Bari sardo riceve un dono tanto gradito quanto prezioso.
La Signora Dominique Affaba coglie l’occasione della visita per donare alla biblioteca dedicata al compianto suocero alcune delle sue opere, ormai irreperibili. Si tratta del romanzo “Dio non si cura dei Funghi” edito per Fonte Gaia nel 1956, del Poema epico “Irena”, manoscritto, del poema drammatico “Paska” edito per Berben nel 1957, del poema drammatico “Marytria” edito da B.C.T. nel 1936 e di numerosi ed interessanti opuscoli riguardanti vita e opere di Eros Kara Pintor.
Durante questa visita la signora Dominique Affaba è stata accompagnata a visitare la chiesa parrocchiale del Paese rimanendone sorpresa e affascinata. Durante il tragitto ha visto dall’esterno la casa natale del suocero sita in Via Nuova Italia, che fuori riporta una targa indicativa così come la biblioteca comunale a lui dedicata.
Vista la difficoltà di reperimento di tali opere, biblioteca e amministrazione si impegnano a fornire all’utenza quanto prima una copia digitalizzata per la libera consultazione in biblioteca. Sarà inoltre possibile consultare le opere esclusivamente in biblioteca e sotto la supervisione del personale impiegato nella stessa.
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