Tirrenia: rischio chiusura per gli uffici di Cagliari, traballano i posti di lavoro in Sardegna
Il verbale dell'incontro tra società e sindacati tenutosi ieri parla chiaro: «La società ha comunicato che il progetto di riorganizzazione prevede anche la chiusura delle sedi amministrative di Napoli e Cagliari con il consequenziale accorpamento di tutte le risorse impiegate presso gli uffici analoghi già operanti in altre sedi...».
Venti di bufera nella compagnia di navigazione Tirrenia e non sono quelli dell’allerta meteo in vigore in Sardegna. Gli uffici sardi della compagnia facente parte del gruppo Onorato rischiano di chiudere i battenti e tanti posti di lavoro nell’isola traballano. È quanto emerge da fonti interne dopo un incontro svoltosi ieri tra organizzazioni sindacali e l’azienda.
Tirrenia starebbe prospettando una riorganizzazione societaria che prevederebbe il trasferuimento degli addetti amministrativi dalle sedi di Cagliari e Napoli verso Livorno, Milano e Portoferraio.
La decisione di Tirrenia potrebbe avere conseguenze gravissime anche nella nostra isola, dove operano oltre 25 lavoratori diretti, oltre a quelli indiretti – ha spiegato all’Ansa il segretario generale Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu – . Anche se il gruppo dovesse riuscire a ricollocare tutti nelle altre sedi, così come dichiarato ma non garantito, per i lavoratori con sede in Sardegna sarebbe di fatto un licenziamento mascherato. Considerata la non più giovane età, è quantomeno improbabile che ci si possa spostare dall’oggi al domani senza peraltro alcuna garanzia per il futuro. L’isola perderebbe ancora una volta una fetta di lavoro che si sposterebbe verso altre regioni magari più ricche».
Il patrimonio della biblioteca comunale Berto Cara di Bari Sardo si arricchisce grazie ad una importante donazione
In occasione della riapertura della biblioteca intitolata all'illustre letterato, l'amministrazione ha avuto il piacere di ospitare due delle sue sorelle, entrambe ultranovantenni, e numerosi nipoti. Questo momento è stato l'occasione per esporre in biblioteca il Gonfalone del Comune di Bari sardo, dipinto da Berto Cara
Il patrimonio della biblioteca comunale Berto Cara di Bari Sardo si arricchisce grazie ad una importante donazione.
In occasione della riapertura della biblioteca intitolata all’illustre letterato, l’amministrazione ha avuto il piacere di ospitare due delle sue sorelle, entrambe ultranovantenni, e numerosi nipoti. Questo momento è stato l’occasione per esporre in biblioteca il Gonfalone del Comune di Bari sardo, dipinto da Berto Cara. Ma è solo con la visita estiva della Signora Dominique Affaba, vedova di Eros Kara Pintor, quindi nuora di Berto Cara e a sua volta pittrice, che l’amministrazione di Bari sardo riceve un dono tanto gradito quanto prezioso.
La Signora Dominique Affaba coglie l’occasione della visita per donare alla biblioteca dedicata al compianto suocero alcune delle sue opere, ormai irreperibili. Si tratta del romanzo “Dio non si cura dei Funghi” edito per Fonte Gaia nel 1956, del Poema epico “Irena”, manoscritto, del poema drammatico “Paska” edito per Berben nel 1957, del poema drammatico “Marytria” edito da B.C.T. nel 1936 e di numerosi ed interessanti opuscoli riguardanti vita e opere di Eros Kara Pintor.
Durante questa visita la signora Dominique Affaba è stata accompagnata a visitare la chiesa parrocchiale del Paese rimanendone sorpresa e affascinata. Durante il tragitto ha visto dall’esterno la casa natale del suocero sita in Via Nuova Italia, che fuori riporta una targa indicativa così come la biblioteca comunale a lui dedicata.
Vista la difficoltà di reperimento di tali opere, biblioteca e amministrazione si impegnano a fornire all’utenza quanto prima una copia digitalizzata per la libera consultazione in biblioteca. Sarà inoltre possibile consultare le opere esclusivamente in biblioteca e sotto la supervisione del personale impiegato nella stessa.
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