Bimbo nato morto all’ospedale di Lanusei, indagine della Procura

Una tragedia che scuote l’Ogliastra, un bimbo che muore nel grembo materno poco prima di vedere la luce. Quanto accaduto una decina di giorni fa all’ospedale di Lanusei ha indotto la Procura della Repubblica ad aprire un’indagine. La direzione della
Una tragedia che scuote l’Ogliastra, un bimbo che muore nel grembo materno poco prima di vedere la luce.
Quanto accaduto una decina di giorni fa all’ospedale di Lanusei ha indotto la Procura della Repubblica ad aprire un’indagine. La direzione della Assl ogliastrina ha fatto sapere che gli operatori del reparto di Ostetricia e ginecologia del presidio ospedaliero Nostra Signora della Mercede hanno attivato, in accordo con la donna interessata, le procedure previste nei casi di “morte intrauterina del feto”.
Si tratta – scrivono dalla sede di via Piscinas– di un evento raro ma possibile, le cui cause possono essere molteplici, e per il quale sono stati immediatamente avviati gli accertamenti interni al fine di fare chiarezza per fornire le risposte che i genitori del piccolo attendono.
Al momento è in corso un’indagine della magistratura in seguito alla denuncia presentata dai familiari. «La Direzione ASSL ritiene quindi non opportuno ogni commento nel rispetto dei genitori che affrontano un momento di grande dolore e degli operatori coinvolti– spiega il Direttore del Presidio Ospedaliero Grazia Cattina».
«Cogliamo ancora una volta l’occasione per esprimere vicinanza alla famiglia – continua Cattina, ricordando che la ASSL ha messo da subito a disposizione i suoi operatori per supportare i genitori del piccolo – e rassicuriamo che è interesse e impegno della ATS-ASSL Lanusei ricercare le possibili cause di quanto accaduto».

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Riforma ospedaliera: Adriano Micheli si affianca a Giorgina Secci nello sciopero della fame

Difendere il primo livello per l’ospedale di Lanusei è la battaglia portata avanti dal comitato Giù le mani dall’Ogliastra. Il 2 ottobre scorso, il presidente della P.A.V.S. (Pubblica Assistenza Volontari di Soccorso Urzulei), Giorgina Secci ha iniziato uno sciopero della fame per difendere la sanità ogliastrina.
Alla vigilia del sit-in di protesta del comitato ogliastrino, previsto per domani di fronte al palazzo Regionale, Giù le mani dall’Ogliastra con una nota stampa fa sapere che anche Adriano Micheli si affianca alla Secci, nello sciopero della fame.
Si legge nella nota:
«È inconcepibile che ancora qualcuno in Ogliastra stia dietro alle parole e alle chiare “mistificazioni” di una politica che pur di uscirne “pulita” propone cose abberranti per il Nostro ospedale facendole passare per grandi concessioni.
Basta parole!
Basta non avere il coraggio di dire no alle logiche “amichevoli” di una politica morta da tempo e lontana sempre più dalle esigenze dei territori !
Basta!!!
Lanusei può e deve essere solo un ospedale di Primo livello!
Tutto il resto che gira attorno sono solo parole… parole… parole… e nulla più!
Gesti come quello di Giorgina Secci sono il chiaro esempio di un attaccamento al territorio per un o sviluppo che da anni l’IOgliastra cerca ma che non è mai riuscita a trovare.
Ma adesso raddoppiamo!
Adriano Micheli si affianca a Giorgina Secci nello sciopero della fame per dare un forte e chiaro segnale a tutto il consiglio regionale perchè l’Ogliastra non sia per l’ennesima volta tagliata fuori da qualsiasi opportunità di sviluppo.
Si di sviluppo perchè con un Ospedale di Primo livello possiamo iniziare a rimboccarci le maniche per rendere la nostra terra più vivibile per dare un futuro ai nostri figli!»

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