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Per Tortolì l’estate non è solo mare e turismo ma anche tempo de Is Festas de Sartu, le feste campestri che da secoli uniscono fede, identità e memoria collettiva. Un ciclo di celebrazioni che rinnova il legame profondo tra la comunità e la sua storia, scandito da tre appuntamenti principali: San Gemiliano (Santu Millanu), il SS. Salvatore (Santu Sarbadori) e San Lussorio (Santu Lussurgiu).
Queste feste non sono semplici ricorrenze religiose: sono momenti in cui la comunità si riconosce, rinsalda i rapporti sociali e mantiene vive tradizioni antichissime. Le chiesette campestri, immerse nella campagna tortoliese, diventano il cuore pulsante di giornate in cui si intrecciano riti religiosi, musica tradizionale, convivialità e festa popolare. Il suono delle launeddas, le processioni solenni, la partecipazione dei gruppi folk e dei cavalieri danno a queste ricorrenze un carattere unico, profondamente radicato nella cultura ogliastrina.
Ad aprire il ciclo è, come ogni anno, la festa di San Lussorio, martire cristiano del IV secolo, molto amato a Tortolì. La tradizione vuole che la sua celebrazione si svolga nel sito dove sorse il primo nucleo abitato del paese. Non a caso, il Comitato di San Lussorio è tra i più antichi: la sua attività è documentata già dai primi del Novecento e la prima bandiera risale al 1923.
San Lussorio rappresenta per Tortolì non solo un patrono di fede, ma anche un simbolo di identità e appartenenza. La festa è caratterizzata da momenti che da generazioni coinvolgono l’intera comunità. Tra questi, uno dei più attesi è S’Imbidu, l’asta pubblica durante la quale viene assegnato l’onore di trasportare il Santo con il giogo dei buoi: un rito che esprime rispetto, partecipazione e grande devozione.
Altrettanto significativa è la tradizionale sa gicca, la questua che vede i membri del comitato passare di casa in casa per raccogliere offerte destinate all’organizzazione della festa. Un gesto che non ha mai perso il suo valore, perché rinnova il legame diretto tra popolo e rito, trasformando ogni singolo contributo in un atto di fede condivisa.
La processione del simulacro dalla Cattedrale alla chiesetta campestre è un altro momento solenne, arricchito dalla presenza di gruppi folk, fucilieri e cavalieri, che accompagnano il Santo tra canti, preghiere e balli tradizionali. Nella piccola chiesa immersa nella campagna, tra ulivi e campi, le celebrazioni religiose si caricano di suggestione, avvolte dal suono delle launeddas e dal calore dei fedeli.
Il ricco calendario dei festeggiamenti di San Lussorio 2025 prenderà avvio venerdì 22 agosto con un concerto nella Cattedrale di Sant’Andrea alle ore 20. Subito dopo, in piazza Cattedrale, si terrà S’Imbidu, la licitazione pubblica che stabilirà chi avrà il privilegio di trainare il cocchio del Santo con il giogo dei buoi.
Sabato 23 agosto alle 18.30 il simulacro di San Lussorio partirà in processione dalla Cattedrale per raggiungere la chiesetta campestre. Dopo le funzioni religiose, sarà offerto un rinfresco comunitario, occasione di incontro e condivisione. In serata, la piazza antistante la chiesetta ospiterà una serata danzante, che porterà musica e balli fino a notte fonda.
Domenica 24 agosto sarà il giorno più solenne. Alle 10.30 si terranno la processione e la Santa Messa presso la chiesetta campestre, seguite nel pomeriggio, alle 19, dal ritorno del simulacro alla Cattedrale. Il Santo sarà accompagnato da gruppi folk, fucilieri e cavalieri, in un corteo ricco di suggestione e tradizione. Al termine della processione verrà impartita la benedizione solenne con le reliquie di San Lussorio. In serata, alle 22, il piazzale Multipiano ospiterà il “Festival del Folk Isolano”, con la partecipazione di diversi gruppi provenienti da tutta la Sardegna.
Lunedì 25 agosto, ultimo giorno della festa, il simulacro percorrerà le vie del paese a partire dalle 9.30, seguito dalla celebrazione eucaristica. In serata, alle 22, sempre nel piazzale Multipiano, si terrà il concerto musicale che chiuderà i festeggiamenti civili. L’evento culminerà con l’attesa estrazione dei biglietti della Lotteria di San Lussorio 2025, che ogni anno richiama grande partecipazione.
La festa di San Lussorio, inserita nel contesto più ampio delle Is Festas de Sartu, è quindi patrimonio vivo che racconta la storia di Tortolì e della sua gente. Ogni anno, grazie all’impegno instancabile del comitato e alla partecipazione della comunità, il rito si rinnova, mescolando sacro e profano, spiritualità e socialità.
L’edizione 2025 è organizzata dal Comune di Tortolì anche grazie al contributo della Regione Sardegna e al sostegno dei tre comitati permanenti, che con dedizione e continuità custodiscono e tramandano queste tradizioni secolari.