Maurizio Piras, Cisl

La mancanza di lavoro è uno dei principali problemi del comune di Tortolì. Il settore dell’edilizia, che negli anni passati ha dato un grosso contributo alla crescita economica della cittadina, ha visto il tracollo soprattutto a causa del blocco della programmazione e degli investimenti finanziari della Regione in opere pubbliche. Centinaia di persone che erano occupate nel settore costruzioni sono state espulse dal ciclo produttivo e sopravvivono solo grazie agli ammortizzatori sociali e mobilità in deroga.

“Per uscire dalla crisi” spiega Maurizio Piras, responsabile territoriale Filca Cisl “chiediamo che la nuova amministrazione comunale, rivendichi con tutte le forze le risorse che spettano a Tortolì, creando investimenti che diano effetti virtuosi sull’occupazione. Solo così si potranno ottenere maggiori opportunità di creare lavoro e sicurezza sociale e un effetto volano per tutta l’Ogliastra”.

“Ci sono territori che resistono, nonostante tutto. E ci sono istituzioni, anche bancarie, che sembrano impegnate a farli scomparire”. A Loceri, il Banco di Sardegna non ha ancora installato lo sportello bancomat richiesto ufficialmente nel 2021, tuona il sindaco Gianfranco Lecca. “Quattro anni di promesse mancate, di silenzi ostinati, di disinteresse verso una comunità che, come tante altre nell’interno sardo, continua a subire le conseguenze della mancanza di servizi essenziali”.

Il primo cittadino non usa mezzi termini: “Non si tratta solo di un bancomat. Si tratta della misura del rispetto verso i territori piccoli, che combattono ogni giorno contro lo spopolamento, l’isolamento, la marginalità. E che vengono puntualmente ignorati da chi dovrebbe fornire un servizio pubblico essenziale come l’accesso al contante”.

Nel frattempo a Loceri si lavora, si investe, si accolgono turisti. Il paese ospita 29 strutture ricettive, organizza eventi culturali, valorizza le sue eccellenze artigianali e gastronomiche. Ma chi arriva non può prelevare denaro. Deve salire in macchina e cercare uno sportello nei comuni vicini. Una contraddizione intollerabile, che ostacola l’economia locale e penalizza sia i residenti che i visitatori. “Il Banco di Sardegna – prosegue il sindaco – si sta rendendo protagonista di una grave omissione, in spregio al suo stesso nome: di Sardegna, questa banca, sembra ricordarsi solo nei bilanci”.

Ora basta. Il Comune di Loceri invita tutti i cittadini a riconsiderare il proprio rapporto con l’istituto, perché un territorio che non viene ascoltato ha il diritto di voltare le spalle. “Se non siamo clienti degni di attenzione, allora non saremo clienti affatto. Chi è assente dove serve, non può pretendere di restare- conclude il sindaco Lecca – Loceri non accetta più scuse, né temporeggiamenti. Questo non è un favore: è un diritto. Ed è ora che il Banco di Sardegna decida da che parte stare”.