Una rete di Fabio Cocco al 3’ di recupero permette al Tortolì di vincere la partita e accedere al turno successivo della Coppa Italia d’Eccellenza. Il Tortolì accoglie tra le mura amiche il Muravera ricco di ex giocatori rossoblù: a partire dal mister Senigagliesi, Mastio, Martella, Cadelano, Cocco e l’ex capitano e bomber Marco Nieddu. Per i padroni di casa sono assenti due giocatori molto importanti: Christian Ferreli e Paolo Senes.
Come di consueto, la partita inizia alle 16, con un bel cielo sereno e temperatura non troppo elevata. Entrambe le squadre vengono schierate in campo con il classico modulo 4-4-2. Il pubblico intuisce subito che sarà un match molto combattuto. Infatti, al 7’ il capitano del Muravera Oliveira si libera in area di rigore e va al tiro, Corsi con un miracolo neutralizza e respinge, sulla respinta Nieddu si fionda sul pallone ma calcia sulla traversa: grandissimo pericolo per la squadra rossoblù. All’11’ Oliveira punta la difesa, con uno splendido tocco d’esterno allarga sulla sinistra per Lai che fa partire un tiro fortissimo, ma Corsi si fa trovare pronto e respinge con i pugni. Il Tortolì prova a reagire con due deboli conclusioni di Mura, ma la difesa respinge senza troppe difficoltà.

Al 29’ Lai del Muravera, con uno splendido tocco sotto, mette palla verso Oliveira che lascia scorrere per l’ex bomber rossoblù Nieddu, ma Cadeddu legge bene e chiude liberando in calcio d’angolo.
Al 35’ prima occasione per il Tortolì: Ferreli si procura una punizione al limite dell’area sulla fascia sinistra e Mura si incarica della battuta. Tutti pensano voglia tirare, ma d’astuzia mette la palla al limite dell’area verso Melis che non ci pensa due volte e scaglia una mina: la palla sfiora l’incrocio. Il Tortolì assume il controllo della partita e si rende più volte pericoloso. Al 40’ la svolta della partita: sulla fascia sinistra scambiano bene Nardò e Ferreli, quest’ultimo mette un’ottima palla in mezzo dove c’è Mura ben piazzato che insacca di testa: 1 a 0 per il Tortolì e palla al centro.
Il Muravera prova a reagire, ma la difesa dei padroni di casa neutralizza; così si conclude un primo tempo ricco di emozioni. Durante l’intervallo i due allenatori non effettuano alcun cambio. La prima occasione della ripresa è per i padroni di casa: Melis si libera dell’avversario con un bel gioco di gambe, con l’esterno destro lancia Ferreli che supera sullo scatto i difensori del Muravera, ma tarda a calciare e viene contrastato da Mastio che manda in angolo. Al 10’ esce Vacca ed entra Porcu per gli ospiti; esce Murreli ed entra Fabio Cocco per i padroni di casa. Le due squadre cercano di mantenere il possesso palla e la partita si innervosisce, con tanti falli e diversi ammoniti.
Al 28’ doppio cambio da parte del Muravera, con l’ingresso in campo di Locci e Fontana. Qualche minuto più tardi Murgia svirgola, Lai ne approfitta e prende palla, arriva sul fondo crossa in mezzo, ma Diouf è ben piazzato e spazza in fallo laterale. Al 33’ per il Tortolì esce Murgia ed entra Spampinato. Tre minuti più tardi Mura si libera di tre avversari al limite dell’area e tira sul secondo palo con l’interno destro: il giovane portiere Mereu sventa il pericolo con uno spettacolare volo plastico.

Al 40’ il pareggio del Muravera: il neo entrato Locci calcia dal corner, al centro dell’area svetta il difensore centrale Lapi che sigla il pareggio per il Muravera. La partita si accende con numerose occasioni per entrambe le squadre. Degne di nota sono una grande conclusione dalla distanza di Ruggeri del Tortolì, respinta dal portiere Mereu e una conclusione di Nieddu che Corsi Manda in angolo. L’arbitro concede 5 minuti di recupero che sono molto intensi con ripartenze da una parte e dall’altra.
Al 48’ il gol vittoria del Tortolì: Ferreli lanciato a rete si fa rubare palla da Mereu in uscita, ma sulla respinta si presenta Fabio cocco che, con un’ottima coordinazione, insacca alle spalle del giovane portiere. C’è il tempo solo per la sostituzione del bomber Mura che lascia il posto a Carta. Si conclude così una bellissima partita, ricca di emozioni e tanti colpi di scena. Da sottolineare la foga dei “Piratti Ultras” che hanno supportato la squadra di casa con numerosi cori di sostenimento. Eccellenti le prestazioni di uno straripante Cattide e di Diouf per il Tortolì; nel Muravera spiccano le prove di Lai e di Ezadi.

Le formazioni:

Tortolì: Corsi, Murgia (Spampinato), Cadeddu, Diouf, Ruggeri, Cattide, Nardò, Melis, Mura (Carta), Murreli (Cocco), Ferreli. Allenatore: pino Murgia. A disposizione: Piroddi, Arrais, Mereu, Podda.

Muravera: Mereu, Mastio, Martella, Cadelano, Ezadi, Lapi, Lai, Carta (Fontana), Nieddu, Oliveira (Locci), Vacca (Porcu). Allenatore Stefano Senigagliesi. A disposizione: Zanda, Massa, De Rosa, Argiolas.

Reti: al 40’ pt Mura (Tortolì); al 40’ st Lapi (Muravera); al 48’ st Cocco (Tortolì)

Nuorese, Daniele Lorrai, 41 anni, ha uno sguardo che sembra sempre rivolto oltre l’orizzonte. Le sue radici affondano in due territori profondamente legati alla natura sarda: il padre è ogliastrino, di Osini, mentre la madre è di Lula. Forse anche da qui nasce il suo legame viscerale con i paesaggi selvaggi dell’isola e con i suoi animali.

Quella per la fotografia naturalistica non è solo un secondo lavoro ma una vera e propria ragione di vita. Una vocazione nata da bambino, quando preferiva i documentari sugli animali ai cartoni animati, e che non lo ha mai abbandonato.

Oggi Daniele è uno dei fotografi naturalisti più attenti e rispettati della Sardegna. Il suo mondo è fatto di silenzio, attesa e osservazione, in perfetta sintonia con il suo carattere riservato. «La natura è il mio elemento». Ed è proprio lì, spesso da solo, che trascorre intere giornate in appostamento: anche dieci ore senza scattare una sola foto. Perché la fotografia di animali selvatici non è questione di velocità, ma di costanza e pazienza.

Lo dimostra una delle sue imprese più celebri: per riuscire a fotografare il gatto selvatico ha impiegato due anni di tentativi, diventando uno dei primi a immortalarlo e a dedicargli un vero servizio fotografico. Un risultato frutto di una dedizione assoluta.

Astori, aquile, grifoni, mufloni, civette, volpi, gabbiani, falchi: sono loro i protagonisti delle sue immagini. E tra tutti, Daniele ha un amore particolare per i rapaci, «perché sono liberi e fieri, e hanno un fascino unico». L’aquila del Bonelli, ad esempio, gli ha richiesto sei anni di lavoro, condivisi con altri fotografi e appassionati ( Antonio Pisanu, Antonello Lande e Marco Lutzu) tra segnalazioni, tentativi e appostamenti interminabili.

Le sue zone del cuore sono alcune delle aree più selvagge e fortunate dell’isola: Baronia, Gennargentu e Ogliastra, territori dove la biodiversità sarda si esprime al massimo.

Nel 2019 ha pubblicato il libro “Wild Mediterranean Island”, edito da Oberon Media, una raccolta di dieci anni di lavoro che rappresenta una vera e propria celebrazione della fauna della Sardegna. Le sue fotografie non si limitano a documentare: raccontano l’essenza degli animali, colta in attimi irripetibili durante appostamenti pazienti e rispettosi.

Daniele è un perfezionista: prima di ogni scatto c’è studio, osservazione e una presenza quotidiana sul campo. Poi, certo, serve anche la fortuna. Ma quando l’incontro avviene, nasce qualcosa di unico. La foto a cui è più legato è la sua prima aquila, scattata nel 2015 dopo un mese di appostamento: un’immagine che per lui rappresenta una svolta.

E mentre continua a inseguire il suo scatto ancora mancante — il ghiro sardo — Daniele non esclude nuovi progetti fotografici per il futuro. Nel suo cassetto c’è un sogno chiaro: riuscire a vivere di fotografia e poter dedicare tutto il suo tempo a questa passione.

È bello sapere che esistono ancora fotografi che si mettono al servizio dell’immagine, aspettando giorni, mesi o anni pur di raccontare la natura con rispetto e verità. Perché certe fotografie non si scattano: si conquistano.

Gatto selvatico sardo (felis lybica sarda) PH Daniele Lorrai

L’aquila reale (aquila chrysaetos) PH Daniele Lorrai

Astore sardo (accipiter gentilis arrigonii PH Daniele Lorrai

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