Non solo Pompei: le meraviglie nascoste dell’Antiquarium di Boscoreale

Un gioiello archeologico in periferia: tra Villa Regina e i tesori meno conosciuti dell'eruzione del 79 d.C.
Situato in una posizione insolita, lontano dai percorsi turistici più battuti, l’Antiquarium di Boscoreale emerge come una gemma nascosta della Campania antica. Nonostante la sua vicinanza a Pompei, il sito si trova in piena periferia, un luogo che pochi conoscono ma che custodisce testimonianze straordinarie della vita quotidiana nell’antica Roma e dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

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Villa Regina, scoperta negli anni ’70, è una villa rustica costruita nella prima età imperiale e destinata prevalentemente alla produzione vinicola. La sua struttura, perfettamente conservata, comprende un atrio centrale, una serie di ambienti per la lavorazione e lo stoccaggio del vino, e un suggestivo porticato che circonda un piccolo cortile. Proprio nel cortile si trovano gli elementi più iconici della villa: grandi otri semi-sepolti, chiamati dolia, utilizzati per la fermentazione e la conservazione del vino. Questi contenitori, rimasti intatti nonostante il disastro del 79 d.C., offrono un’immagine vivida delle tecniche agricole e commerciali dell’epoca.
I ritrovamenti all’interno della villa raccontano di una vita semplice ma industriosa: utensili in ferro, resti di anfore e strumenti per la vinificazione, che suggeriscono un’intensa attività produttiva. Si ipotizza che la villa fosse di proprietà di una famiglia appartenente alla borghesia rurale, forse collegata al mercato vinicolo di Pompei. Tuttavia, l’identità precisa dei proprietari rimane avvolta nel mistero.

MAIALE FOTO MICHELE FERIGO
Accanto alla villa, l’Antiquarium di Boscoreale ospita una collezione unica di reperti provenienti dalle campagne archeologiche del territorio. Tra i pezzi più emozionanti spicca il calco di un cane, colto in un disperato tentativo di fuga dall’eruzione del Vesuvio, e quello di un maiale, ulteriore testimonianza della vita agreste di allora. Ancora più sorprendente è la forma di pane carbonizzato, incredibilmente simile a quelle che possiamo trovare oggi sulle tavole napoletane: un dettaglio che collega il passato remoto alla quotidianità moderna.
Un altro reperto che cattura l’attenzione è il calco della testa di una donna, vittima dell’eruzione, che mostra in modo toccante il dramma umano vissuto durante quell’evento catastrofico. A pochi passi dalla villa, un tronco d’albero ricurvo racconta una storia silenziosa ma potente: parzialmente sepolto da pomici e poi piegato dal calore delle ultime ondate piroclastiche, il tronco è una testimonianza naturale della forza distruttiva del Vesuvio.
Nonostante il valore inestimabile dei reperti e delle storie che racchiude, l’Antiquarium di Boscoreale rimane un luogo poco conosciuto, certamente meno visitato rispetto ai siti più famosi come Pompei ed Ercolano. Eppure, proprio questa discrezione lo rende un luogo unico, dove è possibile immergersi nella storia lontano dalla folla, in un contesto più intimo e autentico.

PANE_FOTO MICHELE FERIGO
L’Antiquarium di Boscoreale continua a essere un centro di ricerca e divulgazione archeologica. Recentemente sono stati avviati laboratori interattivi per studenti e famiglie, volti a far conoscere le tecniche agricole e artigianali dell’antica Roma. Inoltre, sono previste visite guidate serali che, grazie a un’illuminazione suggestiva, permettono di immergersi in un’atmosfera unica.
Per visitare l’Antiquarium e Villa Regina, è possibile prenotare attraverso i canali ufficiali:
– Sito web: www.museiboscoreale.it
– Telefono: +39 081 5368796
– Email: [email protected]

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