La città sommersa di Baia: un gioiello nascosto nel cuore del Golfo di Napoli

Un tesoro archeologico poco conosciuto, che racconta la grandezza dell’antica Baia, oggi visibile solo sotto le acque del mare
Baia, oggi una località turistica di incantevole bellezza, è anche il sito di uno dei tesori archeologici più affascinanti e misteriosi del Mediterraneo: una città sommersa che giace sotto le acque cristalline del Golfo di Napoli. Spesso dimenticata dai più, questa Baia subacquea racconta storie di grandezza, decadenza e fenomeni naturali che l’hanno portata alla sua drammatica sparizione.
Baia fu una città romana di straordinario lusso, frequentata dall’élite romana durante il periodo imperiale. Fondata probabilmente nel I secolo a.C., il suo splendore era paragonabile solo a quello di Roma stessa, grazie alla posizione strategica che la rendeva il luogo perfetto per aristocratici e imperatori in cerca di riposo e svago. I Romani ne fecero un vero e proprio centro termale, con ville sontuose, palazzi, templi e terme pubbliche che attiravano anche illustri personaggi della politica e della cultura dell’epoca. Tra gli ospiti più noti, si annoverano imperatori come Cesare Augusto e Tiberio, che qui cercavano il piacere di una vita tranquilla, lontana dalle tensioni politiche della capitale.
Le terme di Baia erano famose in tutto l’impero e l’intera città si contraddistingueva per la raffinatezza delle sue costruzioni, come l’imponente complesso termale di “Baia vecchia”. Il sito ospitava anche lussuosissimi impianti di nautica, dove i più ricchi potevano attraccare le loro navi private. La vita di lusso, però, aveva un prezzo: Baia fu anche teatro di uno dei più drammatici fenomeni naturali della storia antica.
Tra il II e il IV secolo d.C., Baia cominciò a subire un fenomeno naturale che la rese famosa per la sua singolare fine: il bradisismo, un processo di sollevamento e abbassamento della crosta terrestre causato dall’attività vulcanica della zona flegrea. Baia, situata in una zona sismicamente attiva, subì progressivamente un abbassamento del terreno, che provocò il parziale e poi il totale affondamento delle sue strutture.
Con il tempo, la città sprofondò sotto le acque del mare, trascinando con sé palazzi, terme e villaggi residenziali. Il bradisismo non fu l’unico responsabile del disastro: i fenomeni sismici e la forte attività vulcanica contribuirono in modo decisivo a far affondare gran parte dell’antica città. Quello che restò sopra il livello del mare si ridusse a un’isola, mentre il resto fu inghiottito dal mare, in un processo che durò secoli.
La città sommersa di Baia fu riscoperta nel XX secolo, grazie a campagne di scavo e a ricerche subacquee che permisero di individuare la sua posizione. Oggi, il sito è accessibile grazie al Parco Archeologico Sommerso di Baia, che permette di esplorare i resti della città tramite visite guidate subacquee o con appositi tour in barca con fondali trasparenti. Queste visite consentono ai turisti di ammirare le rovine ben conservate di ville imperiali, mosaici e colonne, alcuni dei quali affiorano ancora dal mare. Un’esperienza unica che offre la possibilità di viaggiare indietro nel tempo, immergendosi letteralmente nella storia dell’antica Roma.

BAIA_SOMMERSA_3_NICOLA_SODANO
Il parco archeologico, aperto al pubblico dal 2002, rappresenta un’occasione imperdibile per chi desidera scoprire una delle meraviglie meno conosciute del nostro paese. Oltre alle visite subacquee, è possibile partecipare a escursioni con il fondo trasparente per osservare dall’alto le rovine sommerse, un’esperienza che lascia senza fiato.
Per chi desidera visitare il sito, è possibile prenotare la visita direttamente online attraverso il sito ufficiale del Parco Archeologico Sommerso di Baia o recandosi al centro visite situato nel comune di Bacoli. Le escursioni sono organizzate in piccoli gruppi e si possono prenotare tramite contatti telefonici o WhatsApp, con tariffe che variano in base al tipo di esperienza scelta (visite subacquee, escursioni in barca con fondali trasparenti, ecc.). È consigliato prenotare in anticipo, poiché il numero di posti per ogni tour è limitato.
La città sommersa di Baia rimane uno dei tesori archeologici più suggestivi e meno conosciuti del nostro paese, un’occasione imperdibile per gli appassionati di storia, archeologia e natura. Sebbene il sito abbia cominciato ad attirare un numero crescente di visitatori, resta comunque un angolo di Campania che merita di essere riscoperto e apprezzato da chi cerca esperienze autentiche e sorprendenti.
.

© RIPRODUZIONE RISERVATA