Napoli, l’arte prende il metrò. La linea 6 della metropolitana si trasforma in galleria d’arte

Articolo di Michele Ferigo A Napoli, la nuova linea 6 della metropolitana non è solo un mezzo di trasporto. È un viaggio artistico, un incontro inaspettato con opere d’arte che fanno delle stazioni dei veri e propri musei sotterranei.
Articolo di Michele Ferigo
A Napoli, la nuova linea 6 della metropolitana non è solo un mezzo di trasporto. È un viaggio artistico, un incontro inaspettato con opere d’arte che fanno delle stazioni dei veri e propri musei sotterranei. Inaugurata il 17 luglio, la nuova tratta collega ora il quartiere Fuorigrotta al centro città, attraversando stazioni che sono state impreziosite da interventi artistici che le rendono uniche nel panorama urbano. Attualmente le corse non sono ancora entrate in pieno regime.
La fascia oraria, infatti, va dalle 7:30 alle 15:30 con tre corse giornaliere, ma ci sarà un’implementazione significativa nel biennio 2025-2026.
Ma è già chiaro che, come già sperimentato con la Linea 1, i viaggi in metropolitana a Napoli saranno anche qualcosa di simile a dei tour museali. Ogni fermata è un’esperienza visiva che sorprende i passeggeri.
Prendiamo ad esempio la stazione Mostra, dove gli artisti Mimmo Paladino e Sol LeWitt hanno trasformato i muri in tele. Qui, i mosaici di Paladino, con lo stile tipico dell’artista, raccontano storie di miti e leggende partenopee, mentre le geometrie di LeWitt creano un affascinante dialogo tra astrazione e figurazione.
Proseguendo il percorso, la stazione Augusto si distingue per l’opera di Joseph Kosuth, una riflessione sul linguaggio e la comunicazione che invita i viaggiatori a una pausa di meditazione tra una corsa e l’altra. Ma è la stazione di Arco Mirelli a rubare la scena, con l’installazione luminosa di Daniel Buren che trasforma la struttura in un gioco di luci e ombre, dove i colori vibrano al passaggio dei treni, offrendo una spettacolare fusione tra movimento e luce.
Pur nella sua incompiutezza, la linea 6 già brilla non solo per l’aspetto ingegneristico, ma anche per il progetto culturale. La scelta di integrare le opere nel cuore pulsante della città, accessibile a tutti, rappresenta un messaggio potente: l’arte è parte della vita quotidiana, un bene comune che appartiene a tutti, anche nel caotico viavai della metropolitana.
Così, Napoli si conferma ancora una volta città di cultura, dove anche un tragitto sotterraneo può trasformarsi in un’esperienza che va ben oltre la sua funzione essenziale.

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