La regina più lussuriosa che Napoli abbia mai avuto: storia e leggenda di Giovanna II, detta la “pazza”

Giovanna II d’Angiò fu una regina lucida e spietata, amante del potere ma anche degli uomini. Ebbe molte relazioni e la leggenda racconta di altrettanti omicidi. Pare che in certi giorni, la furia del vento, lunga la riviera di Chiaia, porti con sé anche le urla dei suoi amanti. Questa la storia di una delle sovrane più discusse di Napoli.
La regina più lussuriosa che Napoli abbia mai avuto: storia e leggenda di Giovanna II, detta la “pazza”.
Giovanna II d’Angiò fu una regina lucida e spietata, amante del potere ma anche degli uomini. Ebbe molte relazioni e la leggenda racconta di altrettanti omicidi. Pare che in certi giorni, la furia del vento, lunga la riviera di Chiaia, porti con sé anche le urla dei suoi amanti. Questa la storia di una delle sovrane più discusse di Napoli.
È uno dei personaggi storici più discussi, la regina Giovanna II. Una figura complessa e attorno a cui si affollano storie e racconti a metà strada tra la verità storica e la leggenda. Stando a questa, la sovrana era una donna spregiudicata e pericolosa che condivise il letto con decine di uomini, uccidendone altrettanti. La storia, poi, ci racconta che sopravvisse ad un marito e ne spodestò un secondo, amò un solo uomo con cui visse una storia di turbolenta passione, non rinunciando mai ai suoi amanti.
Ma facciamo un passo indietro. Chi era Giovanna, la regina soprannominata la Pazza? Giovanna II di Napoli apparteneva alla dinastia d’Angiò-Durazzo, e divenne regina del Regno di Napoli dopo la morte del fratello Ladislao I, morto senza avere eredi legittimi. Come il fratello non ebbe figli, ma ben diversa fu la fama dei due: se Ladislao I venne detto “Il Magnanimo“, Giovanna passò alla storia come “Giovanna la pazza”, “Giovanna l’Insaziabile”, “Giovanna la dissoluta”. Ma quanto c’è di vero nella leggenda? Come spesso accade, alla base delle leggende c’è sempre un fondo di verità.
Gli intrighi per la conquista e il mantenimento del potere alla corte di Napoli mostrarono a tutti la personalità della regina: una donna assetata di potere, intelligente e determinata a mantenere il ruolo acquisito. Oltre a ciò, la donna si rivelò sin dall’inizio del suo regno anche lussuriosa e lucidamente impietosa. Quando salì al trono, aveva già 41 anni ed era vedova del primo marito, Guglielmo d’Austria. Non appena indossò la corona, la regina Giovanna iniziò una nuova tradizione, quella dei favoriti della regina: si trattava di una schiera di uomini di grande influenza negli affari del regno e che, spesso, intrattenevano con lei delle relazioni sentimentali. Per scongiurare la rivendicazione al trono di altri esponenti della famiglia d’Angiò, Giovanna contrasse un nuovo matrimonio con l’intenzione d’avere un figlio e dunque un erede maschio legittimo.
Sposò dunque Giacomo II di Borbone, duca delle Marche. La regina negò a Giacomo II il titolo di re, dandogli esclusivamente il titolo di principe di Taranto e duca di Calabria, ma questi reagì uccidendo uno dei favoriti della regina e sostituendo gli uomini di Giovanna con dei suoi funzionari francesi. La regina fu così costretta a riconoscergli il titolo di re, ma la nobiltà napoletana fedele agli Angioini insorse contro Giacomo II, che fu costretto a rinunciare al titolo ed anche a ritirare i suoi funzionari. L’ex-re abbandonò Napoli, ed è in questo periodo che Giovanna II inizia l’unica relazione di (forse) vero amore della sua vita, quella con Sergianni Caracciolo, il più celebre e il più amato degli uomini di Giovanna II. La relazione tra Sergianni e Giovanna fu indubbiamente tumultuosa. I due erano spesso in disaccordo e leggendari divennero tanto i loro litigi quanto le notti di passione. Sergianni Caracciolo fu quello che più influenzò Giovanna II e le sorti del suo regno, ma più aumentava la sua sete di potere, più diminuiva l’amore della regina che, ormai stanca di assecondare le richieste dell’uomo che aveva tanto amato, congiurò contro di lui. Caracciolo venne ucciso con venti pugnalate da alcuni sicari. Giovanna è stata una donna tanto appassionata quanto spietata. Furono tanti, stando alla leggenda, gli amanti che fece uccidere. Alcuni riferiscono di urla che si sentirebbero sul lungomare, lungo la riviera di Chiaia. Sono le voci degli amanti di cui Giovanna la pazza s’era stufata, quelli che aveva oramai già sedotto e con cui non voleva più intrattenersi e che uccideva senza alcuna pietà.
(foto Giovanna pazza fonte Ecampania, Giovanna II fonte wikipedia, foto fonte trip advisor).

© RIPRODUZIONE RISERVATA