La fontana del Gigante: sapete perché è detta così? E perché è la fontana degli innamorati? Tutte le curiosità su questo bellissimo monumento

Passeggiare per via Partenope è una delle esperienze di visita più belle che si possano fare a Napoli. Una costa che declina dolcemente verso il mare, il castel dell’Ovo, i giardini della villa Comunale. La fontana del Gigante è uno degli elementi di bellezza di questa passeggiata. Ha una storia particolare che qui vi raccontiamo
Incornicia il mare e il cielo in maniera scenografica, conferendo ulteriore bellezza e fascino al panorama che si gode a via Partenope. Parliamo della magnifica Fontana del Gigante, anche detta dell’Immacolatella. Da poco restaurata e tornata al suo antico splendore, questa fontana è conosciuta con diverse denominazioni per le numerose collocazioni che, come ogni fontana, ha avuto negli anni.
Venne progettata nel 1600 da Domenico Fontana e realizzata da Michelangelo Naccherino e Pietro Bernini, come elemento scenografico che delimitasse Piazza Plebiscito sul lato di Via Cesario Console e qui fu inizialmente posizionata, insieme all’enorme statua di Giove rinvenuta anni prima negli scavi di Cuma, da cui il nome di “Fontana del Gigante”.
Dopo circa 70 anni di stallo in qualche deposito comunale, nel 1882 venne istallata vicino al palazzo dell’Immacolatella al molo piccolo, ragione per cui la fontana è anche detta dell’Immacolatella. Questa locazione durò poco tempo; fu rimossa nel 1886 per eseguire i lavori di ampliamento del porto e fu collocata nel 1889 all’interno della villa del Popolo, un ampio parco pubblico che si trovava di fronte a piazza Mercato, nell’attuale via Marina.
Questa scelta fu considerata da molti infelice e così, nel 1905, complice il forte declino della villa del Popolo ormai circondata dall’area portuale, fu deliberato il suo spostamento. La sua nuova collocazione fu lo slargo terminale di via Partenope, nel punto dove principia via Nazario Sauro, ottenuto grazie alla colmata su via Santa Lucia e dove è ancora situata. La fontana è caratterizzata da tre archi a tutto sesto arricchiti dagli stemmi della città e dei viceré di Napoli ed al centro del re sorretto da due putti.
Nell’arco centrale vi sono due animali marini ai lati di una piccola fontana e nei laterali due divinità fluviali che sorreggono dei mostri marini. Inoltre due cariatidi, poste alle due estremità laterali, sorreggono delle cornucopie. Alcune curiosità sulla fontana: il monumento è anche conosciuto come la fontana degli innamorati poiché credenza vuole che, se una coppia di fidanzati con il lancio di una monetina riesce a centrare la coppa al centro, quella sarà una storia d’amore longeva.
Un’altra curiosità: la fontana è stata d’ispirazione per Manfredo Manfredi quando ha disegnato le location per la nota sigla di Carosello in onda dal febbraio 1957 al gennaio 1977 sulle reti televisive RAI. È stata poi utilizzata per un francobollo, emesso nel 2017, appartenente alla serie tematica il Patrimonio artistico e culturale italiano che commemora il sessantesimo anniversario della prima messa in onda. Ed infine, è stata la location di diversi film, tra gli altri: Tempi nostri Zibaldone n°2, Episodio Don Corradino del 1954, con protagonista De Sica, In ginocchio da te del 1964 e Non son degno di te del 1965 con Gianni Morandi.

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