La leggenda della bambina fantasma del Caffè Gambrinus e del torrone rubato
Napoli e l’esoterismo, Napoli e il mistero, i fantasmi, le storie fumose e leggendarie. Quante ne abbiamo, che patrimonio inesauribile da cui attingere storia, tradizioni, identità della nostra città. Questa della bambina golosa sembra una favola, di quelle che si raccontano ai più piccoli. Ve la raccontiamo.
Quanto siamo curiosi di leggende!
Perché se è vero che si tratta pur sempre di storie mai accadute, è lecito porsi la domanda se qualcosa di vero venga comunque custodito e tramandato insieme alla legittima e inevitabile cornice favolistica che racchiude il racconto nel suo insieme. le leggende inoltre parlano sempre della cultura e della identità intima di un luogo, di un’epoca, ed è in questo che si cela la loro più profonda verità, al di là dei fatti narrati.
Quella del Caffè Gambrinus è una leggenda dal sapore fiabesco, la protagonista è una bambina golosa che si aggirerebbe indisturbata nei locali del bellissimo caffè. Tutti conosciamo il Gran Caffè Gambrinus, il salotto di Napoli nel cuore della città, in quella elegante piazza Trieste e Trento e affacciato sulla scenografica piazza del Plebiscito.
Al centro anche della storia partenopea sin dalla sua fondazione, che è avvenuta in concomitanza dell’Unità d’Italia, nel 1860. Ufficialmente inaugurato solo molto più tardi, nel Novembre 1890, poi chiuso a lungo durante il periodo fascista, il Gambrinus è uno dei principali e più fulgidi esempi di stile Liberty con quella raffinatezza tutta luci e decori che lo rendono irresistibile. Da sempre punto d’incontro di letterati e intellettuali, salotto culturale, e oggi tappa obbligata per ogni visitatore in vacanza in città. Come tanti luoghi della storia partenopea, anche il caffè Gambrinus ha la sua bella leggenda.
Dicevamo della bambina, della sua passione per i dolci. Ecco la sua storia: si narra che, esattamente ogni Novembre, nei laboratori del piano interrato del caffè compaia il fantasma di questa bambina, che sarebbe vissuta agli inizi del 1900; un’ipotesi che, probabilmente, è stata fatta in base agli abiti con cui è stata vista. Pare che i testimoni siano tantissimi, si ritrovano persino tra i clienti che siedono ai tavolini al piano superiore.
Si narra che questa bimba sia evidentemente golosa di dolci, in particolare, di torrone, motivo per il quale apparirebbe in un periodo “calcolato”: le feste natalizie, a partire già dal mese di Novembre, momento in cui al laboratorio del bar si lavora in special modo ai torroni che verranno successivamente messi in vendita e serviti ai tavolini. Sono in tanti ad aver visto questa bambina, felice e sorridente, girovagare tra i tavoli, in cerca delle barrette di torrone.
I pasticcieri poi, giurano di vederla ogni anno, nel tentativo di assaggiare qualche dolce in preparazione. I gusti del piccolo fantasma potrebbero non essere casuali.
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