Ecco il museo delle Illusioni di Napoli: un imperdibile viaggio nei labirinti della percezione

All’ingresso del quartiere Forcella, all’interno di uno storico edificio religioso, il museo delle Illusioni è assolutamente da visitare. Un viaggio sensoriale, un tuffo nei meandri dei meccanismi della percezione. Un viaggio tra realtà e illusione. Ve lo prsentiamo
Napoli sempre più attrattiva e ricca di iniziative. Nel quartiere Forcella, all’incrocio con via Duomo, dove campeggia il bellissimo murale di San Gennaro, in una ex chiesa, che riapre per questa occasione, è stata allestita da qualche mese una mostra davvero unica: rudimenti di fisica, applicazioni scientifiche e impianti scenici per ingannare la mente e divertirsi con la distorsione della realtà. È il museo delle Illusioni.
L’edificio religioso è la chiesa delle Crocelle ai Mannesi e il contrasto che colpisce lo sguardo appena si varca l’ingresso del museo è fortissimo. Solo il sorprendente inizio di un’esperienza sensoriale ed educativa davvero singolare e che è studiato per incuriosire sia adulti che ragazzi e ragazze. Un percorso in cui storia e scienza si fondono e che quando esci ti lascia mille interrogativi.
La mostra è costruita intorno al concetto che le illusioni ottiche offrono un’interessante finestra sul cervello umano e che, di conseguenza, forniscono informazioni sui processi alla base delle decisioni suggerite dalla mente. È naturale, quindi, porsi domande. Cosa accade se i sensi suggeriscono al cervello una percezione discordante della realtà? Come reagisce l’essere umano a questo stimolo? Esiste una realtà oggettiva? La personale percezione della realtà è meno tangibile?
Le 70 installazioni del Museo delle Illusioni intendono fornire risposte a queste domande. Il museo è concepito come un luogo dinamico e in continua trasformazione, non ci sono installazioni permanenti e quelle oggi in mostra verranno sostituite da nuove ogni 5 mesi, far posto a nuove esperienze. Si rimane davvero incantati dal luogo che è una perfetta fusione di stile moderno ed antico. Storia e futuro. Passato e proiezione in avanti: una linea temporale.
Le 70 installazioni sono accompagnata da un cartellino che fornisce tutte le informazioni per poterne capire il senso e poi ci sono tanti addetti all’accoglienza che guidano nel percorso di visita. La mostra è inoltre un ottimo “pretesto” per visitare anche la Chiesa delle Crocelle ai Mannesi, dedicata a San Francesco d’Assisi e risalente al 1882. È un’opera dell’architetto Filippo Botta e sorge lì dove prima c’era la Chiesa di Santa Maria di Porta Coeli. La Chiesa è stata più volte ristrutturata in epoche diverse riportando notevoli cambiamenti di stile che oggi la rendono unica grazie a questa fusione neogotica e neoclassica.
La Chiesa è diventata una proprietà privata ed è oggi sede di diversi eventi culturali, basti ricordare che il famoso Caruso si esibiva lì con la sua splendida voce.

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