La storia della Bottega Ferrigno a via San Gregorio Armeno. Tradizione e innovazione per il Presepe

Via San Gregorio Armeno è famosa nel mondo perché da sempre la via dei Pastori. Le botteghe si susseguono l’un l’altra e tra tutte, la più famosa è quella della famiglia Ferrigno, storici maestri presepiali. Qui vi raccontiamo un pezzo della loro lunga storia
San Gregorio Armeno si anima di un’atmosfera natalizia vibrante e frizzante a partire già dai primi giorni di novembre. Nessun turista si perderebbe mai la più classica delle passeggiate, per visitare quelle che sono le più famose botteghe di are presepiale del mondo. Il presepe è uno dei simboli religiosi più forti e popolari della tradizione natalizia. Il primo presepe venne realizzato da San Francesco nel 1223, ma si trattava di un’opera molto semplice con pochissimi personaggi. Ben presto l’arte presepiale si iniziò a diffondere nelle chiese e nei monasteri con figure scolpite in legno ed abiti di stoffa. Ma si dovette attendere fino al 1700 a Napoli affinché raggiunse un livello di maestria artigianale straordinaria, con l’introduzione di figure in terracotta elaborate e scenografie complesse.
Oltre all’aspetto visivo, il presepe napoletano si caratterizza di una forte componente emotiva e narrativa. Ogni presepe racconta una propria storia, ispirata ad episodi biblici, ma valorizzata da elementi locali e tradizioni popolari. Le scene vengono arricchite da momenti di vita quotidiana, dando vita ad una narrazione coinvolgente che va oltre la semplice rappresentazione della Natività. Tornando alla via di San Gregorio Armeno, questa si caratterizza per essere una vetrina di piccole opere d’arte presepiale ed è proprio qui che si concentrano diverse botteghe di artigiani, una tra tutte, per fama e storia, è Bottega Ferrigno.
Al numero 8 della viuzza che perpendicolare lega Spaccanapoli a via Tribunali, dal lontano 1836 ad oggi, la famiglia Ferrigno porta avanti, da una generazione ad un’altra, l’arte del presepe napoletano. L’attività iniziata con il restauro di pastori di Nicola Ferrigno, a cui successe Salvatore che passò dal restauro alla fabbricazione di pastori, fino a Giuseppe, che dagli anni ’50 fino alla sua morte si occupò della realizzazione di presepi, ottenendo riconoscimenti a livello internazionale e lasciando in eredità al figlio Marco l’attività di famiglia.
Tutti i protagonisti del presepe napoletano vengono realizzati a regola d’arte, attenzionando ogni minimo particolare, dalle sue espressioni del volto, all’abito indossato. Tutto viene creato ad hoc per quello specifico personaggio, dagli indumenti ai gioielli, dai doni agli strumenti musicali, con lo stesso amore ed entusiasmo che ha sempre caratterizzato il lavoro di ogni generazione.
Entrando in negozio si nota una perfetta fusione tra antico e moderno: infatti, accanto alle tradizionali statuine, si trovano anche personaggi attuali, volti a rappresentare il concetto di innovazione. Se siete in giro per Napoli, non perdetevi la vista in questa straordinaria bottega, qui il Natale acquista il suo vero sapore di evento ricco di tradizione e simbologie.

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