Eccezionale scoperta a Pompei: ecco di che cosa si tratta

L’ultima fenomenale scoperta a Pompei: un affresco che raffigura uno dei pasti che diverrà poi nei secoli a venire uno dei piatti più famosi del mondo, simbolo di Napoli nel mondo. Continua la campagna di scavi, le parole del direttore Zuchtriegel.
Eccezionale scoperta a Pompei: ecco di che cosa si tratta.
L’ultima fenomenale scoperta a Pompei: un affresco che raffigura uno dei pasti che diverrà poi nei secoli a venire uno dei piatti più famosi del mondo, simbolo di Napoli nel mondo. Continua la campagna di scavi, le parole del direttore Zuchtriegel.
Non smette di meravigliare, il sito archeologico tra i più importanti d’Europa e del mondo, Il Parco Archeologico di Pompei. Un sito culturale da migliaia di visitatori al giorno che torna a imporsi nell’attualità grazie a una nuova sensazionale scoperta archeologica. Vengono alla luce di continuo nuovi affreschi, ville e dimore. L’area sommersa è ancora molto ampia e tante cose ancora non sono state riportate allo scoperto, ma gli scavi continuano e non tarderanno sorprese.
Nel corso della campagna di scavi condotta nell’insula 10 della Regio IX è stato infatti riportato alla luce un affresco con natura morta che riproduce quella che da più parti e dagli studiosi soprattutto è stata riconosciuta come l’alimento più famoso della nostra città, la pizza.
Sebbene l’assenza di pomodori e mozzarella nella Pompei di 2000 anni fa rendano impossibile identificare una pizza, almeno nell’accezione moderna, gli esperti concordano: nell’opera emersa nei giorni scorsi è rappresentata una focaccia di forma piatta, impiegata all’epoca come “supporto” per la frutta. L’affresco riaffiorato si trova nell’atrio di una casa dell’Insula 10 della Regio IX, in questo periodo oggetto di ricerche; alla dimora era annesso un panificio, a sua volta indagato fra il 1888 e il 1891 e, più di recente, a partire dallo scorso mese di gennaio. La scena raffigurata riunisce una pluralità di elementi, in grado di fornire un’istantanea delle abitudini non solo alimentari proprie delle città dell’area vesuviana. Nel dettaglio, al di sopra di un vassoio in argento, si possono riconoscere un calice di vino, il cosiddetto “antenato della pizza”, una ghirlanda di corbezzoli gialli, oltre a datteri e melograni. Entrambi questi due frutti sarebbero presenti anche sopra alla focaccia, che a sua volta potrebbe essere stata condita con spezie oppure con un tipo di pesto, definito moretum in latino, come lascerebbero presupporre i puntini color giallastro e ocra. Cosa indica questa rappresentazione? Si tratta, semplicemente, di un pasto o l’immagine rimanda invece a specifiche pratiche? Denominato xenia, il tipo di affresco attualmente al centro dell’attenzione mediatica si lega alla tradizione dei “doni ospitali”, quelli che venivano offerti agli ospiti perseguendo un’abitudine risalente al periodo ellenistico (III-I secolo a.C.). Nel complesso, nell’area vesuviana sono note circa trecento immagini analoghe; la particolarità dell’affresco rinvenuto di recente si deve anche alla notevole qualità della sua esecuzione. Ecco cosa ha dichiarato a proposito Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei: “Oltre all’identificazione precisa dei cibi rappresentati, ritroviamo in questo affresco alcuni temi della tradizione ellenistica, elaborata poi da autori di epoca romana-imperiale come Virgilio, Marziale e Filostrato. Penso al contrasto tra un pasto frugale e semplice, che rimanda a una sfera tra il bucolico e il sacro, da un lato, e il lusso dei vassoi d’argento e la raffinatezza delle rappresentazioni artistiche e letterarie dall’altro. Come non pensare, a tal proposito, alla pizza, anch’essa nata come un piatto ‘povero’ nell’Italia meridionale, che ormai ha conquistato il mondo e viene servito anche in ristoranti stellati.” Un altro motivo dunque, per visitare questo meraviglioso luogo ai piedi di quel vulcano, il Vesuvio, che duemila secoli fa seppellì la ridente cittadina.

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