Taxi volanti a Napoli: in arrivo nei cieli della città un futuro di mobilità sostenibile e efficiente

Scenari da film di fantascienza? No, i taxi volanti, per ora un progetto da realizzare, vedranno molto probabilmente la luce a breve. Rivoluzioneranno il mondo dei trasporti, garantendo un salto di qualità ai servizi pubblici. Vediamo di cosa si tratta.
Sappiamo quanto nelle grandi città il trasporto pubblico sia un settore cruciale quanto delicato e molto spesso problematico. Tanto più vero per Napoli, che soffre da sempre di una carenza strutturale in questa area dei servizi pubblici.
A breve però, il mondo dei trasporti potrebbe vivere un momento di cambiamento radicale. Il condizionale è d’obbligo poiché si parla di prototipi e sperimentazione, progetti che se non nell’immediato, vedranno certamente la luce in un futuro non troppo remoto: stiamo parlando dei taxi volanti.
Napoli come la Los Angeles futuristica e distopica di Blade Runner? Forse è una esagerazione, ma immaginate auto volanti che sorvolano i cieli di Napoli, mentre sotto la città è congestionata dal traffico, problema annoso che magari un domani, se questa tecnologia prende lo spazio che merita, potrà vedersi ridotto. Il taxi volante è per ora un prototipo realizzato in Campania grazie alla sottoscrizione di un protocollo di intesa tra il Distretto aerospaziale della Campania (Dac) e la Gesac, la società che gestisce gli aeroporti di Napoli e Salerno, finalizzato a sviluppare un sistema di “Mobilità aerea avanzata” nell’ambito del piano strategico dell’Enac.
ll primo taxi volante, a decollo verticale, si potrebbe alzare in volo proprio all’aeroporto di Capodichino in un futuro non troppo remoto. Non se ne parla solo nel capoluogo partenopeo. A Roma, all’aeroporto di Fiumicino “Da Vinci” è in campo il progetto eVTOL e pure quello punta ad essere il primo servizio di aerotaxi d’Italia. ll Dac ha sviluppato l’idea di un taxi volante, in grado di ospitare a bordo 4 persone (tre passeggeri più il conducente) e in grado di raggiungere i 500 metri di altezza e una velocità di circa 100 chilometri all’ora. Dotato di motori elettrici, il taxi volante dovrebbe avere anche un ridotto impatto acustico, andando a incidere su un altro grave problema che è quello dell’inquinamento non solo atmosferico ma anche acustico.
La mobilità area avanzata ha potenziali e molteplici applicazioni: trasporto di persone, in una prima fase con pilota, trasporto merci e materiale biomedicale, attività di ispezione e mappatura, supporto all’agricoltura. “Ma perché ciò si possa realizzare e sviluppare è necessario investire sui vertiporti, aree da cui i velivoli possano atterrare e decollare” ha spiegato Luigi Carrino, presidente del Dac. Oltre alla realizzazione, a far sì che il prototipo diventi realtà, si pensa anche alle possibili destinazioni dei taxi volanti.
La prima è quella a scopo turistico: i velivoli potrebbero infatti essere utilizzati per mettere in comunicazione l’aeroporto di Capodichino alle principali mete turistiche del Napoletano e dalla Campania, come gli Scavi di Pompei e quelli di Paestum, oppure le isole del Golfo e la Costiera Amalfitana.
Il futuro è già iscritto nel presente e si realizzerà nei cielo di Napoli.

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