Nasce la “Grande Pompei”: importanti novità e un nuovo allestimento tutto da scoprire

L’area archeologica di Pompei si allarga al territorio circostante, tante le novità per visite ancora più immersive e coinvolgenti. Un grande e nuovo piano di allestimenti e aperture, un percorso fantastico alla scoperta di quello che resta di una civiltà sepolta per millenni. Ecco tutte le info
Pompei, uno dei siti archeologici più importanti e visitati al mondo, una meta irrinunciabile per tutti e tutte le turiste in visita a Napoli.
Il sito, e per esso la Soprintendenza del parco archeologico, presenta una grande novità: nasce in questi giorni il progetto de La Grande Pompei. Vediamo di che si tratta e quali le principali novità del progetto. In sostanza l’area archeologica si estende ai luoghi limitrofi e il Parco diventa un parco diffuso sul territorio di cui fanno parte le aree archeologiche di Pompei, Boscoreale, Oplontis e Stabia e tutto il territorio circostante.
Un’unica grande area, un unico biglietto valido per tre giorni, percorsi di visita integrati, navette gratuite per i visitatori, che collegano tutto il giorno i siti. Riaprono inoltre l’Antiquarium di Boscoreale con una sala dedicata agli scavi in corso nella villa suburbana di Civita Giuliana, con il carro cerimoniale rinvenutovi nel 2021 e le ville di Stabia; inoltre, dopo il restauro delle coperture, la villa dei Misteri avrà un impianto di illuminazione, alimentato con tegole fotovoltaiche simili a quelle antiche.
Grandi e sorprendenti novità, come si vede, una fruizione più completa, organica e agevolata. Allo scopo di far conoscere questa unica Grande Pompei, il Parco ha avviato un nuovo piano che prevede un’offerta di visita integrata tra i vari siti, differenziata per tariffe e durata della visita.
Tutti i siti saranno collegati attraverso un servizio navetta, Pompeii Artebus, già attivo ma che è stato implementato con ulteriori bus, per garantire la piena raggiungibilità e la conoscenza incrociata di ogni luogo. Diamo anche qualche info più pratica: ci sono piani e pacchetti diversi. Quello più completo include Pompei con il percorso delle ville suburbane con l’Antiquarium di Boscoreale, ma anche la Villa di Poppea ad Oplontis, e Stabia, con Villa San Marco e Villa Arianna e il Museo Libero d’Orsi presso la Reggia di Quisisana a Castellammare di Stabia, che presto sarà riaperto con il suo rinnovato allestimento museale e riorganizzazione dei depositi.
Inoltre, il Parco programmerà periodicamente una serie di visite speciali nei cantieri in corso e in aree esclusive degli scavi. Entusiasta il Direttore Gabriel Zuchtriegel: “Fuori le mura di Pompei, esiste un patrimonio che non ha uguali nel mondo: le ville di Stabia, Boscoreale, Torre Annunziata, la villa dei Misteri e quella di Diomede. Un valore inestimabile che con la Grande Pompei diventa parte integrante di un unico parco diffuso, di un vero e proprio paesaggio archeologico-culturale.
I siti del territorio – continua il direttore – sono una specie di Pompei 2 in termini di potenzialità per la ricerca e la fruizione pubblica, ma al tempo stesso raccontano un aspetto complementare rispetto all’area urbana: l’agricoltura, la villeggiatura, i vigneti, i campi e le contrade tra Oplontis, Pompei e Stabia. Anche la Grande Pompei – conclude Zuchtriegel – da oggi può essere vissuta come un unico grande parco, che si estende tra mare, Vesuvio e Monti Lattari”.

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