Cosa c’è dietro il rogo che ha distrutto la “Venere degli stracci”? Identificato un uomo

Era lì da due settimane. Inaugurata in pompa magna dal Sindaco Manfredi, in uno dei luoghi più importanti di Napoli, davanti al Maschio Angioino, l’installazione della “Venere degli stracci” a tanti non piaceva. Ecco le dichiarazioni dell’autore dell’opera d’arte, Michelangelo Pistoletto.
Cosa c’è dietro il rogo che ha distrutto la “Venere degli stracci”? Identificato un uomo.
Era lì da due settimane. Inaugurata in pompa magna dal Sindaco Manfredi, in uno dei luoghi più importanti di Napoli, davanti al Maschio Angioino, l’installazione della “Venere degli stracci” a tanti non piaceva. Ecco le dichiarazioni dell’autore dell’opera d’arte, Michelangelo Pistoletto.
Non è rimasto che uno scheletro annerito dalle fiamme, un involucro vuoto, tristemente eloquente, dopo che un incendio ha completamente distrutto all’alba di mercoledì la “Venere degli stracci”, l’installazione di arte contemporanea realizzata dall’artista Michelangelo Pistoletto. L’evento, rimbalzato su tutti i media, ha suscitato l’indignazione di tanti, ma anche, sorprendentemente, la soddisfazione di non pochi che mal avevano digerito la presenza di quella scultura a Piazza Municipio, ritenuta brutta, inutile, distante dalla bellezza dell’opera originale. Le fiamme hanno completamente sciolto la statua e ridotto in cenere gli indumenti vecchi che la adornavano. Per domare le fiamme, sono accorsi vigili del fuoco e polizia municipale. L’opera d’arte che decorava la parte della piazza antistante il molo Beverello, inaugurata da poco dallo stesso scultore, è ormai completamente distrutta. Per ora, non si esclude l’ipotesi di un incendio di natura dolosa e la polizia avrebbe identificato un sospettato.
A lanciare l’allarme per l’incendio che ha avvolto la Venere degli Stracci sono stati cittadini e residenti della zona che si sono svegliati notando le fiamme e il fumo nero provenienti da piazza Municipio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno prontamente spento l’incendio. A giungere sul posto anche la polizia municipale a cui spetterà il compito di chiarire la natura dell’incendio che ha distrutto l’installazione. Dell’installazione, inaugurata poco più di due settimane fa, si parlava molto sui social e negli ultimi giorni c’erano proprio espliciti inviti a darne fuoco. Intanto è stata aperta un’indagine e, come dicevamo, un uomo sarebbe stato identificato in qualità di sospettato. Stando alle immagini delle telecamere di videosorveglianza sarebbe giunto a piedi in piazza. Sono comunque in corso ulteriori accertamenti. Amaro il commento dell’artista: “Questa società stracciona purtroppo ha preso il sopravvento, è come un’autocombustione del lato peggiore dell’umanità“, ha dichiarato Michelangelo Pistoletto. All’Ansa l’autore ha rivelato che la sua prima reazione quando ha saputo del rogo che ha mandato in cenere la sua opera “è stata di un forte controllo dell’emozione, perché la ragione deve vincere, sempre”. “Ma – aggiunge – dall’altra parte l’emozione e la ragione esistono sempre e sono una dualità che deve trovare un accordo, un bilanciamento, un’armonia”.
“La Venere degli Stracci -spiega l’artista – rappresenta proprio questa dualità, due elementi contrastanti, la bellezza senza fine e il degrado continuo, due elementi contrari che si incontrano per rigenerare la società, per rappresentare la rigenerazione di questi stracci, di questi detriti che stiamo creando”. “Sono detriti non solo fisici ma intellettuali, morali, sociali, politici. E quindi la Venere rappresenta la venerabilità”. L’opera è la riproduzione della statua Venere con mela dello scultore neoclassico danese Bertel Thorvaldsen, affiancata da una montagna di stracci. Esistono diverse versioni di quest’opera, conservate in vari musei italiani ed esteri.
(Fonte Comune Napoli, Ansa).

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