Festa per lo Scudetto: gara tra i vicoli a chi ha l’addobbo più bello. Ma non tutti sono contenti

Un caos colorato di azzurro e con le facce dei giocatori del Napoli ha invaso i muri, i balconi, pezzi di cielo della città. E se la vittoria dello scudetto si avvicina anche i preparativi si fanno sempre più ricchi, le manifestazioni di gioia più vistose. A scapito di qualcuno che invece si è già stancato di questo “clamore” e festa prolungata.
Festa per lo Scudetto: gara tra i vicoli a chi ha l’addobbo più bello. Ma non tutti sono contenti.
Un caos colorato di azzurro e con le facce dei giocatori del Napoli ha invaso i muri, i balconi, pezzi di cielo della città. E se la vittoria dello scudetto si avvicina anche i preparativi si fanno sempre più ricchi, le manifestazioni di gioia più vistose. A scapito di qualcuno che invece si è già stancato di questo “clamore” e festa prolungata.
In una città dove vicoli, palazzi, strade e quartieri fanno a gara tra loro per chi addobba e decora di più e in maniera più originale per l’imminente festa dello scudetto della squadra del Napoli, ovviamente non mancano le sorprese, le trovate geniali, cose assurde divenuti virali sul web. Da quando, ormai già da un po’ di mesi, la città intera ha iniziato a prepararsi per la fine del campionato e la vittoria calcistica, già da parecchie settimane data come per cosa certa, non c’è quasi più angolo del centro cittadino che sia rimasto immune da questa “colata” di bandierine, festoni, muri verniciati d’azzurro e tricolore, balconi divenuti santuari del tifo, poster giganti dei calciatori, sagome appese ovunque, striscioni che inneggiano alla vittoria, all’orgoglio, alla gioia di questo tanto atteso terzo scudetto. Davvero, camminando per Napoli, e lo sanno bene i turisti che in questo periodo affollano numerosissimi la città, si resta stupefatti per la ricerca spasmodica che si fa del decoro più bello, più chiassoso, più ricco, in termini di bandierine, immagini, scritte e slogan.
Non sono per i napoletani, ma per il visitatore che approda in città deve essere uno spettacolo quantomeno curioso, particolare. Gli amanti del folklore partenopeo staranno gioendo. È vero infatti che ogni stereotipo e luogo comune sul napoletano che fa “casino”, che ama far festa, che è fantasioso e incline a ricercare figure eroiche e salvifiche a cui affidare una secolare voglia di riscatto, vedi un Maradona ormai pienamente santificato, qui vengono tutte confermate. Con buona pace di chi invece, tantissimi cittadini e cittadine, pur condividendo la soddisfazione sportiva, non ha mai visto di buon occhio tutto questo affaccendarsi e “occupare” la città con ogni cosa possibile e immaginabile che sia azzurra e che inneggi alla squadra. Non fosse altro perché in alcuni casi diviene un comportamento, un costume subito. Ne parliamo con alcune persone che vivono ai Quartieri Spagnoli, da sempre tra le roccaforti più dure e pure del tifo napoletano. Qui la situazione è davvero “estrema” potremmo dire: i vicoli sono letteralmente sommersi di decori. Parla Anna, una giovane donna che abita in uno dei vicoli dell’area: “I Quartieri sono ormai diventati invivibili. Al caos del viavai continuo dei turisti, si è aggiunta questa festa precocemente iniziata per lo scudetto. Sono mesi che qui si celebra qualcosa che avverrà tra settimane. Questo significa – continua la donna – che chi vive qui deve in qualche modo, anche se non ne ha voglia, subire un clamore costante e inoltre vedersi passare davanti al balcone striscioni che quasi non ci fanno vedere più di sotto”.
I Quartieri sono in effetti diventati una sorta di luna park per turisti e la preparazione della festa non fa che ampliare questo stato di disagio di alcuni abitanti. Ma anche in tante altre aree della città, non tutti hanno accolto volentieri questa sorta di imposizione, come Marco, che vive in una stradina interna a via Foria.
“Mi hanno quasi imposto di attaccare degli striscioni al mio balcone, ormai è la dittatura dei decori. Si vedono persone arrampicarsi in ogni dove pur di addobbare di azzurro i palazzi”. Queste sono giusto un paio di testimonianze di una situazione che è al confine tra il bello dei festeggiamenti e lo sforamento in un modus operandi che rischia di essere poco rispettoso della volontà di tutti. Quello dello scudetto è un momento di gioia indubbiamente, viene però sempre da notare in questi casi, come sarebbe importante vedere tutta questa profusione di passione e buona volontà anche per altri importantissimi obiettivi e vittorie che la città deve ottenere e che purtroppo, stentano a trovare quel tifo di cui invece gode la squadra cittadina.

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