Lo sapevate? Non è la Margherita la prima pizza napoletana, ma la Mastunicola

È più simile a una focaccia salata, ed è l’antenata della pizza Margherita. Qualche pizzaiolo più coraggioso prova a riproporla. Ha ingredienti semplici, è un piatto povero perché nasce e si diffonde tra i più poveri della società nel cuore del ‘500.
Lo sapevate? Non è la Margherita la prima pizza napoletana, ma la Mastunicola.
È più simile a una focaccia salata, ed è l’antenata della pizza Margherita. Qualche pizzaiolo più coraggioso prova a riproporla. Ha ingredienti semplici, è un piatto povero perché nasce e si diffonde tra i più poveri della società nel cuore del ‘500.
Oggigiorno qualche pizzeria prova a riproporla: parliamo della pizza Mastunicola che, sebbene sia meno conosciuta della pizza margherita, ha una storia ancor più importante da raccontare. Questa pizza, infatti, è considerata la prima pizza napoletana: una pietanza simile a una schiacciata, condito con olio extravergine di oliva o strutto, formaggio grattugiato e basilico.
L’aggiunta del pomodoro, altro ingrediente fondamentale per la preparazione della vera pizza, avverrà solo molto più avanti. La pizza Mastunicola, il cui nome si pensa derivi dal termine usato in dialetto napoletano per dire “di Mastro Nicola”, o, ancora, da quello utilizzato per indicare il basilico, “vasnicola”, è forse la pizza più antica al mondo. Considerata la prima vera pizza napoletana, la Mastunicola ha più l’aspetto di una focaccia salata sottile, piuttosto che di una pizza vera e propria.
Se ancora oggi possiamo provare a preparare in casa la pizza Mastunicola o gustarla in qualche pizzeria, lo dobbiamo alla tenacia di alcuni pizzaioli campani, che hanno recuperato la ricetta originaria spulciando tra i documenti contenuti in un antico archivio. La pizza Mastunicola è un prodotto che rappresenta una tappa importante della storia della pizza. Fino intorno al 1500, si preparavano, un po’ in tutto il bacino del Mediterraneo, dei prodotti che assomigliavano vagamente alla pizza vera e propria. Poi, è arrivata la pizza Mastunicola, considerata ufficialmente come la prima pizza. La sua origine potrebbe essere collocata a cavallo fra il ‘500 e il ‘600 nel Regno di Napoli. Secondo alcune fonti, le mogli dei contadini, per offrire un sostentamento maggiore agli uomini spossati dal lavoro in campagna, usavano preparare un disco di impasto e arricchirlo con strutto, formaggio a spicchi e altri ingredienti. Una pizza senza mozzarella bassa e tonda che veniva condita con lardo, cigoli (o ciccioli, piccole palline ricavate dalla cotenna del maiale), formaggio di pecora, pepe e basilico.
Di pizza parlerà anche, qualche secolo dopo, lo scrittore Francesco de Boucard nel suo “Usi e costumi di Napoli”, che, descrivendo il modo in cui veniva condita la pizza a Napoli nella metà dell’ ‘800, racconterà di un piatto molto simile alla Mastunicola. De Boucard narrava che le pizze più comuni venivano condite con gusti come sale, olio, origano e aglio tritato. Altre ancora erano cosparse di formaggio grattugiato, strutto e basilico. Secondo l’autore del libro, quelle con aglio e olio venivano arricchite con i bianchetti, mentre quelle con lo strutto avevano sopra anche delle fette di mozzarella. L’impasto della pizza Mastinucola è chiaramente una parte della tradizione povera, frutto delle ristrettezze economiche in cui spesso si versava, e che utilizza infatti come condimenti due delle cose che si avevano a disposizione: strutto e formaggio.

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