Esplode la festa in città: l’azzurro del Napoli ricopre vie e balconi. Entusiasmo alle stelle per lo scudetto imminente

I turisti si aggirano divertiti e increduli. Non smettono di fotografare i balconi, i palazzi, le bancarelle. Ovunque bandiere, striscioni, poster. Da settimane si festeggia per uno scudetto che non è stato ancora vinto. Si moltiplicano le iniziative e la città omaggia in tutti i modi la squadra di Spalletti, con Maradona nel cuore.
Esplode la festa in città: l’azzurro del Napoli ricopre vie e balconi. Entusiasmo alle stelle per lo scudetto imminente.
I turisti si aggirano divertiti e increduli. Non smettono di fotografare i balconi, i palazzi, le bancarelle. Ovunque bandiere, striscioni, poster. Da settimane si festeggia per uno scudetto che non è stato ancora vinto. Si moltiplicano le iniziative e la città omaggia in tutti i modi la squadra di Spalletti, con Maradona nel cuore.
Formalmente lo scudetto non è stato ancora assegnato a nessuna squadra, il campionato è ancora in corso, però a Napoli i napoletani festeggiano già da settimane ormai. A parte gli squilli di tromba, le ovazioni che si sentono a ogni goal, i discorsi agli angoli di strada, gli assembramenti fuori ai locali che trasmettono le partite, cose che tutto sommato accompagnano da sempre ogni partita, la città si veste d’azzurro ogni giorno di più. Hanno iniziato i vicoli dei quartieri popolari: non solo bandiere ai balconi, la fantasia si è spinta decisamente oltre. Da un capo all’altro delle strade, tra i palazzi un tetto fitto di striscioline bianche e blu che si agitano col vento e paiono esse stesse esultare; stoffe azzurre appese ovunque, anche nei vasi ai balconi, fioriere e arredi urbani dipinti di azzurro.
Pare che non si sappia più cosa colorare, il cielo splende già azzurro sulla città. La Sanità, Forcella, il Vasto, i Quartieri Spagnoli soprattutto. Un dilagare di festoni, striscioni e poster, ovunque. Un azzurro che si espande a macchia d’olio e coinvolge man mano che ci si avvicina alla fatidica data di fine campionato, a tutta quanta la città, anche nelle vie principali, nei quartieri bene come il Vomero. In ogni condominio, in ogni palazzo, gli inquilini si organizzano e si autotassano per acquistare tutte le decorazioni necessarie per prepararsi alla festa finale. Tra i più azzurri e festosi, i vicoli stretti dei Quartieri Spagnoli, una delle prime zone della città ad aver iniziato il “travestimento”. Qui la fede nello scudetto esiste da prima che se ne avesse la certezza matematica.
Se da via Toledo si getta lo sguardo nelle stradine che salgono verso l’alto e si inerpicano sulla collina verso il Corso Vittorio Emanuele, si resta abbagliati dalla miriade di decorazioni sventolanti tra un balcone e l’altro. Un cielo che è ancora più azzurro del solito. Bancarelle ovunque che fanno affari vendendo magliette dei calciatori, trombe, bandiere, sciarpe e chi più ne ha più ne metta. La piazza Diego Armando Maradona, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, dove campeggia il grande murale dedicato al calciatore argentino, già meta di pellegrinaggio per tanti, ora è diventata un vero e proprio luogo di culto, cuore nevralgico di ogni in iniziativa di festa, dove ogni angolo parla di tifo e di amore per il Napoli.
Una delle immagini più eloquenti di questa festa iniziata ancor prima della vittoria e che è diventata virale è quella di un palazzo nei pressi di piazza Nazionale, dove sono spuntate appese ai balconi le gigantografie degli undici calciatori della squadra di Spalletti, da Meret a Osimhen. Esempio poi imitato su tanti altri palazzi, nelle piazzette e negli slarghi dove stesi ai fili tra un lampione e un albero ci sono i poster di tutta la formazione. A porta Capuana, sagome in forex dei calciatori ad altezza naturale sono state installate nella piazza, mimano azioni di gioco e da lontano pare siano veri. Dopo 33 anni dalla vittoria dello scudetto, ai tempi d’oro di Maradona, Napoli sogna febbrilmente questo momento e nulla pare riesca a contenere l’entusiasmo. La classifica è ormai delineata e il distacco dalle rivali è netto. Il titolo è ormai pura formalità, Napoli è pronta.

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