Lo sapevate? A Napoli c’è il tempio buddista più grande d’Europa

Non è frequentato solo dalla comunità dello Sri Lanka che pure lo gestisce e lo ha costruito, ma anche da tantissimi italiani, adulti e bambini che imparano a meditare secondo tecniche antichissime. Un luogo unico, il tempio più grande d’Europa, dove respirare l’incantata spiritualità orientale.
Lo sapevate? A Napoli c’è il tempio buddista più grande d’Europa.
Non è frequentato solo dalla comunità dello Sri Lanka che pure lo gestisce e lo ha costruito, ma anche da tantissimi italiani, adulti e bambini che imparano a meditare secondo tecniche antichissime. Un luogo unico, il tempio più grande d’Europa, dove respirare l’incantata spiritualità orientale.
In pochi lo sanno eppure a Napoli esiste il tempio Buddhista più grande d’Europa e si trova a pochi metri dalla stazione della metropolitana del Frullone, all’interno di un parco residenziale in via Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La struttura è stata inaugurata nel 2015 e la realizzazione è stata possibile grazie all’impegno della comunità srilankese insieme con la comunità buddhista napoletana. Una sinergia che ha permesso di riadattare un vecchio capannone industriale nel “vihara”, o luogo di culto, più grande del continente.
Il buddhismo Theravāda, questo il nome della scuola di pensiero cui fa riferimento il tempio, è tra le più antiche scuole ancora esistenti oggi, tipico dell’Asia meridionale e del Sud-est. Nel tempio ogni settimana ci si dedica alla meditazione Vipassana, seguendo una delle più antiche tecniche, praticata dal Buddha storico, Siddhartha Gautama. La comunità buddhista di Napoli è cresciuta progressivamente negli anni a partire dai primi anni 2000, quando le celebrazioni avvenivano in una saletta dedicata alla meditazione in via Santa Teresa degli Scalzi, nel centro città, per poi spostarsi in un appartamento di Marianella. Oggi il tempio ha tutti gli elementi classici della cultura buddhista. Entrando nel recinto riccamente decorato si può ammirare l’altare con la statua di Buddha, l’albero della Bodhi, simbolo del raggiungimento del Nirvana e persino la stupa, l’edificio del reliquiario, dove è custodita una piccola reliquia legata alla figura di Buddha che risale a quasi 3000 anni fa. Il tempio è molto attivo nel fornire corsi di meditazione ad adulti e bambini, con lo scopo di avvicinare le persone al pensiero buddista. Ad accogliere i visitatori del Tempio c’è Edwin, un anziano signore srilankese che da oltre vent’anni prepara il kiri tè, una bevanda tipica a base di tè nero e latte servito con abbondante zucchero. La storia di come nasce questo luogo sacro è bella perché è la storia di un lavoro interamente fatto da volontari, non solo buddhisti ma anche cristiani. Tutta la comunità ha lavorato insieme per dar vita a questo posto. Negli ultimi anni è nata anche una scuola di religione che dura 5 anni, e si tiene tutte le domeniche dalle 9 alle 12, in questo momento coinvolge quasi 200 bambini e 14 maestri volontari. E’ un modo per permettere ai bambini di imparare la cultura srilankese, anche perché molti genitori si trasferiscono in Italia per lavorare 5 o 10 anni, ma l’idea è poi quella di tornare a casa. Lo scopo che ci si propone è quello infatti sia di tenere viva la cultura buddhista e srilankese tra gli immigrati sia quella di farla conoscere agli italiani.

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