Le meraviglie della metropolitana di Napoli: un tour nella stazione Garibaldi e Duomo
Dalle scale sospese della stazione Garibaldi ai resti del Tempio dei Giochi Isolimpici di quella di via Duomo, un'altra tappa del nostro interessante tour alla scoperta della metropolitana più bella del mondo. Perché è qui che arte e architettura trionfano.
Le meraviglie della metropolitana di Napoli: un tour nella stazione Garibaldi e Duomo.
Dalle scale sospese della stazione Garibaldi ai resti del Tempio dei Giochi Isolimpici di quella di via Duomo, un’altra tappa del nostro interessante tour alla scoperta della metropolitana più bella del mondo. Perché è qui che arte e architettura trionfano.
Continua il nostro tour alla scoperta delle stazioni della metropolitana di Napoli, da molti considerata come la più bella del mondo. Un sistema di trasporti veloci e capillari che collegano centro e periferia e che celebrano il trionfo della migliore arte e architettura contemporanee.
La stazione di piazza Garibaldi, inaugurata nel 2013, porta la firma dell’architetto e urbanista francese Dominique Perrault, cui è stato affidato anche il restyling dell’area sovrastante. La stazione si struttura in due diverse aree, a nord uno spazio aperto costituito da giardini, aree di gioco e di relax. A sud uno spazio protetto, una futuristica struttura di “alberi” in acciaio che proteggono il passeggio dei pedoni.
La particolarità architettonica degli interni è data dagli spettacolari incroci delle scale mobili che attraversano, come in un disegno di Escher, lo spazio reso luminoso dalla copertura in vetro trasparente e dalla scelta dell’acciaio – satinato o lucido e riflettente. Questi grandi spazi ospitano due opere di Michelangelo Pistoletto, uno dei protagonisti della scena artistica internazionale.
Le due installazioni dal titolo “Stazione” sono costituite da pannelli in acciaio specchiante sui quali sono serigrafate, a grandezza naturale, fotografie di passeggeri in attesa o in cammino. Le immagini statiche dell’arte e le mutevoli immagini riflesse dalla realtà si mescolano incessantemente nell’opera, che diventa così, come ha spiegato l’autore, “una porta che mette in comunicazione arte e vita”.
La stazione Duomo, una delle più recenti, porta la firma di altri due grandi dell’architettura: Massimiliano e Doriana Fuksas, che hanno curato anche il restyling della soprastante piazza Nicola Amore. Stazione importantissima anche per via dei rinvenimenti archeologici: sono venute alla luce resti del tempio dei Giochi Isolimpici istituiti da Augusto nel 2 d.C., una vera e propria cittadella olimpica che si ergeva a ridosso del mare. Il ritrovamento del complesso agonistico e lo scavo archeologico hanno influito in modo decisivo sulla progettazione architettonica della stazione che, a lavori ultimati, ingloberà una vasta area museale per la fruizione e la tutela dei beni archeologici. Negli scavi della stazione Duomo sono stati ritrovati anche numerosi reperti e frammenti di iscrizioni agonistiche in greco con sui riportati i nomi dei vincitori delle competizioni, forte testimonianza del legame culturale che la città aveva con la cultura greca in pieno periodo romano. Si è scoperto così che i Sebastà (questo il nome dei giochi) non comprendevano solo discipline sportive, come nelle gare di Olimpia, ma anche discipline artistiche, sul modello dei giochi Panatenaici, a ribadire come dal mare fossero giunti nella più occidentale delle città greche diversi aspetti della cultura tradizionale ellenica. La discesa alle banchine si sviluppa attraverso un percorso caratterizzato da geometrie esagonali retroilluminate da led multicolore. “È come una passeggiata lungo le ore della giornata – spiega Fuksas – i colori cambiano, si va dal celeste chiaro all’arancio del tramonto e alla notte. È quasi la passeggiata di un astronauta che vede la terra dalla luna e osserva le fasi del giorno che si susseguono”.
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