Lo sapevate? Il Vesuvio è una vera e propria attrazione turistica

Il Vesuvio è una vera e propria attrazione turistica. Migliaia di persone visitano ogni anno il parco nazionale che circonda il Vesuvio. Questa zona permette di percorrere un sentiero che porta verso il cratere principale. Raggiungere il suo cratere, oggi, significa poter ammirare un panorama meraviglioso sulla città, godersi una bella passeggiata nella natura e conoscere più da vicino questa misteriosa montagna.
Lo sapevate? Il Vesuvio è una vera e propria attrazione turistica.
Il Vesuvio è una vera e propria attrazione turistica. Migliaia di persone visitano ogni anno il parco nazionale che circonda il Vesuvio. Questa zona permette di percorrere un sentiero che porta verso il cratere principale.
Raggiungere il suo cratere, oggi, significa poter ammirare un panorama meraviglioso sulla città, godersi una bella passeggiata nella natura e conoscere più da vicino questa misteriosa montagna.
Il Vesuvio è uno stratovulcano, in posizione dominante rispetto al golfo di Napoli. È uno dei due vulcani attivi, o per meglio dire quiescente risalendo l’ultima eruzione a 78 anni fa, dell’Europa continentale, nonché uno dei più studiati e pericolosi al mondo a causa dell’elevata popolazione delle zone circostanti e delle sue caratteristiche esplosive. L’area vesuviana presenta infatti un’alta densità di popolazione e il numero dei residenti potenzialmente in pericolo si aggira intorno a 700000.
Il nome Vesuvio (in latino classico Vĕsŭvĭus, anche Vesevius, Vesvius o Vesbius) è presumibilmente d’origine indoeuropea (da una base aues, “illuminare” o eus, “bruciare”). Secondo altri il nome deriverebbe da Vesbio capitano dei Pelasgi che dominò quel territorio.
Il Vesuvio è situato nel versante sud-orientale della città, nel territorio dell’omonimo parco nazionale istituito nel 1995, simbolo della stessa città. Con un’altezza, al 2010, di 1281 m, il vulcano sorge all’interno di una parziale caldera di circa 4 km di diametro, caldera che è la parte restante di un precedente edificio vulcanico, l’attuale Monte Somma, dopo che la grande eruzione del 79 ne determinò il crollo del fianco sud in corrispondenza del quale si sarebbe formato il cono attuale con il suo cratere. Per questo l’intero complesso vulcanico, detto Somma-Vesuvio, è classificato come “vulcano a recinto”, e con il nome Vesuvio ci si riferisce comunemente al cono interno, o Gran Cono.
Per la sua pericolosità, alcuni interventi legislativi hanno individuato una zona a rischio in caso di eruzione, detta zona rossa. Il Dipartimento della protezione civile, con la collaborazione della comunità scientifica e delle autorità locali, ha predisposto un piano di emergenza che viene costantemente aggiornato.
Il Vesuvio si stacca nettamente dalla piana su cui sorge. Il circuito della base misura circa 20 chilometri e la vetta è a 1281 m sul livello del mare. Quest’ultima misura varia con il tempo, a causa dell’altezza variabile del cono. La sua altezza moderata, e la facilità con la quale si può raggiungere, hanno indotto molti viaggiatori a scalare la montagna; e non pochi hanno registrato la loro esperienza. Le eruzioni sono state così frequenti e il loro impatto sull’aspetto del vulcano così grande, che ogni descrizione è rimasta valida per un periodo limitato di tempo.
Il Parco nazionale del Vesuvio è nato il 5 giugno 1995 per il grande interesse geologico, biologico e storico che il suo territorio rappresenta. La sua sede è collocata nel comune di Ottaviano.
Il Parco nasce dall’esigenza di valorizzare e difendere il Vesuvio.
Il territorio, ricco di bellezze storiche e naturalistiche, vanta una produzione agricola unica per varietà e originalità di sapori.
Un’ulteriore singolarità di questo Parco è rappresentata dalla notevole presenza di specie floristiche e faunistiche se si rapporta alla sua ridotta estensione: sono presenti ben 612 specie appartenenti al mondo vegetale e 227 specie (tra quelle studiate) appartenenti a quello animale.
Il territorio del Parco Nazionale del Vesuvio è un concentrato di ricchezze naturalistiche, storia della vulcanologia, paesaggi mozzafiato, coltivazioni secolari e tradizioni che rendono l’area vesuviana uno dei luoghi più affascinanti e tra i più visitati al mondo.
Il Parco Nazionale del Vesuvio nasce ufficialmente il 5 giugno 1995 per conservare le specie animali e vegetali, le associazioni vegetali e forestali, le singolarità geologiche, le formazioni paleontologiche, le comunità biologiche, i biotopi, i valori scenici e panoramici, i processi naturali, gli equilibri idraulici e idrogeologici e gli equilibri ecologici del territorio vesuviano.
L’escursione classica al Vesuvio è quella del Gran Cono, sentiero n° 5.
Il sentiero natura n. 5 “Il Gran Cono” parte dal Piazzale posto a quota 1000 m s.l.m. nel comune di Ercolano al termine della Strada Provinciale Ercolano-Vesuvio. Salendo al cratere si potrà godere di una splendida veduta del versante settentrionale del Monte Somma, con i Cognoli di Sant’Anastasia e la Punta Nasone, la cima dell’antico vulcano alta a 1.132 metri, opposta ai Cognoli di Ottaviano e di Levante, mentre alzando lo sguardo verso l’alto, si può trattenere il fiato osservando dal basso quella che sarà l’ascesa al bordo inferiore dello Sterminator Vesevo.
La lunghezza del sentiero è di circa 4 km e la parte più complicata è il primo tratto di salita (800 m) che però prosegue dolcemente davanti a un gran bel panorama sul Golfo di Napoli.
La quota massima che si raggiunge è di 1.170 metri s.l.m. e il dislivello è di circa 140 metri con una pendenza media durante il percorso del 14%.

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