Monumenti napoletani: il Palazzo Reale, uno degli edifici più imponenti e celebri della città

(PRIMA PUNTATA) Gioiello architettonico, museo, polo culturale, il Palazzo Reale domina Piazza del Plebiscito, una delle piazze italiane più ricche di fascino.
Monumenti napoletani: il Palazzo Reale, uno degli edifici più imponenti e celebri della città.
(PRIMA PUNTATA) Gioiello architettonico, museo, polo culturale, il Palazzo Reale domina Piazza del Plebiscito, una delle piazze italiane più ricche di fascino.
Il Palazzo Reale di Napoli è un edificio storico che si trova nel centro storico di Napoli, dov’è sistemato l’ingresso principale: l’intero complesso, con i giardini e il teatro San Carlo, si affaccia anche su piazza Trieste e Trento, piazza del Municipio e via Acton.
Fu la residenza storica dei viceré spagnoli per oltre centocinquanta anni, della dinastia borbonica dal 1734 al 1861, interrotta per un decennio all’inizio del XIX secolo dal dominio francese con Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat e, dopo l’Unità d’Italia, dai Savoia.
Fu ceduto nel 1919 da Vittorio Emanuele III di Savoia al demanio statale, e ora è adibito a polo museale, in particolare gli Appartamenti Reali, inoltre è sede della biblioteca nazionale.
Il Palazzo Reale è stato costruito a partire dal 1600 sino al 1858.
Per oltre tre secoli il centro del potere a Napoli e in tutta l’Italia meridionale. Dentro oltre alle camere riservate alla corte, si trovano una serie di porticati, cortili e giardini.
La lunga facciata esterna è caratterizzata dalla presenza delle otto maestose statue dei sovrani che regnarono a Napoli. Le statue sono posizionate in ordine cronologico con l’intenzione di non includere nessun esponente della dinastia dei Borbone. D sinistra verso destra: le statue di Ruggero il Normanno, primo vero re di Napoli, Federico II di Svevia, Carlo I d’Angiò, Alfonso V d’Aragona, Carlo V d’Asburgo, Carlo III di Spagna, Gioacchino Murat ed infine Vittorio Emanuele II, che non fu re di Napoli ma d’Italia.
Nell’Appartamento Storico dipinti, marmi, stucchi, arazzi e arredi preziosi raccontano le vite degli occupanti del Palazzo e con esse tanti momenti salienti della storia d’Italia e d’Europa.
Il Palazzo Reale di Napoli fu fondato nel Seicento per ospitare i Re di Spagna, su commissione del Viceregno spagnolo, ma diventò da allora fulcro del potere monarchico di Napoli, ospitando anche i re Austriaci, i Borbone e fu anche casa della dinastia dei Savoia dopo l’Unità d’Italia. La Reggia fu una delle quattro residenze della dinastia dei Borbone di Napoli (le altre tre sono la Reggia di Capodimonte, la Reggia di Portici e la Reggia di Caserta).
Inizialmente fu realizzato nel 1600 da Domenico Fontana su commissione del vicerè Fernando Ruiz de Castro, che voleva ospitare in una sede confortevole il re Filippo III di Spagna in visita ufficiale a Napoli. Un’occasione che non si realizzò mai, che decise di annullare la visita.
Palazzo Reale fu poi rifinito da Luigi Vanvitelli e da Gaetano Genovese che, su commissione di Ferdinando II di Borbone, restaurò e rimodernò l’intera struttura dopo l’incendio del 1837 che danneggiò la Reggia.
All’interno è possibile visitare visitare l’Appartamento Storico, adibito a museo, che racchiude il Teatrino di Corte, la Sala del Trono, la Sala di Mariacristina di Savoia e la Cappella Reale, che raccolgono capolavori d’arte di grandissimi pittori quali Guercino, Andrea Vaccaro, Mattia Preti, Massimo Stanzione, Francesco De Mura, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, Filippo e Nicola Palizzi e Consalvo Carelli.
Magnifici anche gli esterni: il cortile d’Onore, il cortile delle carrozze, il cortile del belvedere ed i giardini pensili, con una splendida veduta del Golfo di Napoli e del Vesuvio. Dal cortile d’Onore si può accedere ai Giardini Reali, un parco con statue e viali che, dopo il restauro di Genovese, assunse un aspetto di “giardino all’inglese”.
Nella prossima puntata andremo a scoprire meglio gli spazi interni ed esterni della struttura.

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