Accadde Oggi: il 15 agosto del 1969 cominciò lo storico Festival di Woodstock, con i suoi tre giorni di pace, amore e musica.

Il festival si svolse a Bethel, una piccola città nello stato di New York, e fu l’apice della cultura hippy.

All’evento parteciparono i più grandi artisti dell’epoca, da musicisti folk come Richie Havens e Joan Baez, a grandi della musica rock quali Santana, Janis Joplin, Grateful Dead, The Who, Joe Cocker e Crosby, Still, Nash & Young. Ma la star assoluta fu Jimi Hendrix che si esibì in una performance storica, la più lunga della sua carriera, e la sua immagine di chitarrista dissacrante che suonò l’inno nazionale americano in modo provocatoriamente distorto, è entrata con forza nell’immaginario collettivo.

Come scrive Eraoggi, il malessere di un’intera generazione confluì in massa nelle colline di Woodstock, e quello che doveva essere un concerto a pagamento divenne gratuito, perché fu impossibile contenere tutta quella gente.

Si parlò di 500 o 600 mila persone, nessuno lo sa con certezza. L’unica certezza è che quell’evento si trasformò in un’imponente manifestazione di protesta, pacifica e libera, di cui si parlerà per sempre negli anni a venire. Come scrisse Jerry Rubin si provò a costrutire “la nostra cultura e la nostra comunità, con la nostra musica, la nostra stampa, i nostri valori, miti e leggende”, per creare “una pazzia che sia autenticamente nostra!”.

Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.

Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.

Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.

Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.