Tragedia in provincia di Treviso, a Villorba, dove una 12enne è morta in pizzeria in seguito a uno choc anafilattico. 

La piccola, Maria Vittoria Salvadori, era allergica alle proteine del latte. Durante la cena ha avvisato il padre che non si sentiva molto bene. A quel punto è stata portata a casa, dove le è stata subito somministrata l’adrenalina per bloccare lo choc anafilattico. Dopo un primo momento in cui si sentiva meglio, Maria Vittoria è stata di nuovo male e in seguito alle complicanze è stata colpita da arresto cardiaco.

L’arrivo dei sanitari del 118 non ha potuto evitare il peggio e la ragazzina è morta. Maria Vittoria Salvadori conviveva da tempo con l’allergia ed era molto attenta a ciò che mangiava, ma questa volta è stata tradita da qualche ingrediente contenente proteine del latte. 

«Gli choc anafilattici in Italia causano circa 40 morti l’anno in Italia – ha spiegato Mario Di Gioacchino, presidente eletto della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic) -. Spesso si tratta di allergie alimentari sconosciute fino al momento del dramma e solo un under 18 allergico su mille porta con sé la penna salvavita caricata di adrenalina autoiniettabile. Si tratta di un farmaco salvavita, facile da usare, che può essere portato con sé senza il rischio che si deteriori».

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.