La tubercolosi ritorna a far paura in provincia di Treviso dove una maestra di scuola elementare di Motta di Livenza ha scoperto un mese fa di aver il batterio rimasto nascosto per circa 30 anni. Il caso ha scatenato il panico fra gli studenti, i colleghi e i professori e, come riporta Repubblica, ad oggi sarebbero 10 i contagiati e 40 i positivi che sono entrati in contatto con la donna.

Le persone contagiate ora sono sotto trattamento farmacologico e rispondono bene alle cure. I controlli ora si stanno concentrando sulle scuole medie e sugli alunni che sono entrati in contatto con la maestra lo scorso anno scolastico. Gli studenti si stanno sottoponendo al test Mantoux che verrà ripetuto poi a maggio a tutti coloro che sono risultati negativi la prima volta.

Ad informare i cittadini del piccolo paese del nord Italia è arrivato il professor Giovanni Rezza dell’Istituto superiore di sanità ed esperto di tubercolosi. È stato considerato un caso insolito, quello di Motta di Livenza, ma per ora sotto controllo da parte dei sanitari.

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.