Due migranti del Mali ospiti di uno Sprar hanno presentato denuncia alla Questura di Caserta dopo che tre persone del posto gli hanno sparato con una pistola ad aria compressa gridando “Salvini, Salvini”.

I due ragazzi, residenti nel Centro Sociale Ex Canapificio, hanno raccontato che lunedì scorso intorno alle 22, mentre rientravano a casa, sarebbero stati avvicinati da una Fiat Panda nera con a bordo tre giovani italiani. Uno di loro avrebbe tirato fuori una pistola ad aria compressa e dopo aver gridato “Salvini, Salvini” avrebbe esploso due colpi ferendo al torace uno dei due malcapitati, Deby, rimasto ferito. L’altro colpo non ha raggiunto il suo compagno, rimasto illeso. Il giovane maliano trasportato in ospedale è stato ricoverato con due giorni di prognosi. 

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.