Lo sapevate? In epoca spagnola la Torre dell’Elefante venne utilizzata anche come carcere e alle sue porte venivano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati nella vicina plazuela (l’attuale piazza Carlo Alberto), come monito per la popolazione. Nel 1671 le teste del marchese di
Lo sapevate? In epoca spagnola la Torre dell’Elefante venne utilizzata anche come carcere e alle sue porte venivano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati nella vicina plazuela (l’attuale piazza Carlo Alberto), come monito per la popolazione. Nel 1671 le teste del marchese di
Lo sapevate? In epoca spagnola la Torre dell’Elefante venne utilizzata anche come carcere e alle sue porte venivano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati nella vicina plazuela (l’attuale piazza Carlo Alberto), come monito per la popolazione. Nel 1671 le teste del marchese di
Lo sapevate? In epoca spagnola la Torre dell’Elefante venne utilizzata anche come carcere e alle sue porte venivano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati nella vicina plazuela (l’attuale piazza Carlo Alberto), come monito per la popolazione. Nel 1671 le teste del marchese di
Modifiche straordinarie alla circolazione stradale si sono rese necessarie in via Canelles a Cagliari a causa del distacco di materiali da un edificio privato nella parte bassa della stessa via. L’intervento di messa in sicurezza effettuato dagli operatori del Servizio
Castello, via Canelles, pieno centro storico di Cagliari: vivere qui è bello e suggestivo per molti, ma non per tutti. Soprattutto per chi, purtroppo, si ritrova ad affrontare una malattia che non lascia scampo. «Mio marito, 49 anni e con
Lo sapevate? In epoca spagnola la Torre dell’Elefante venne utilizzata anche come carcere e alle sue porte venivano appese le teste mozzate dei prigionieri condannati a morte e decapitati nella vicina plazuela (l’attuale piazza Carlo Alberto), come monito per la popolazione. Nel 1671 le teste del marchese di
C’è scritto, nero su bianco, o meglio inciso su marmo: «Perpetua nota di infamia a coloro che furono traditori del Re». Nel pieno centro di Cagliari, in via Canelles, a Castello, cuore storico della città. Si tratta di una lapide spagnola