Detti e modi di dire sardi: “Sa cosa furada durada pagu e comenti esti benia, sindi andada”, la roba rubata dura poco e come è arrivata, se ne va. Un detto famoso che mostra una volta di più quanto i
Oggi è venerdì 17, secondo i più superstiziosi il giorno più sfortunato dell’anno. E quest’anno, visto il periodo di quarantena che stiamo vivendo, secondo molti la scalogna è ancora più dietro l’angolo. Ma quali sono i motivi che hanno fatto
Detti sardi: “Sa cosa furada durada pagu e comenti esti benia, sindi andada”, la roba rubata dura poco e come è arrivata, se ne va. Un detto famoso che mostra una volta di più quanto i Sardi disprezzino chi ruba.
Un grande Cagliari vince e convince contro un’Inter ben lontana dalla sua forma migliore. Ma secondo qualcuno, dietro la sconfitta dei nerazzurri, ci sarebbe anche la sfortuna, incarnata da un gatto nero. Poco prima del match disputato alla Sardegna Arena
Originaria dell’America Latina, la Tradescantia, arrivò in Europa intorno alla metà del 1600. Nel Nuovo Continente questa pianta era considerata infestante perché difficile da debellare, cresceva in mezzo alle coltivazioni danneggiandole, per questo non era apprezzata e si pensava
Oggi è venerdì 17, secondo i più superstiziosi il giorno più sfortunato dell’anno. Ma quali sono i motivi che hanno fatto di questa combinazione la più “iellata” dell’anno? Le radici del malaugurio sono cattoliche, latine e greche. Innanzitutto bisogna premettere
Detti sardi: “Sa cosa furada durada pagu e comenti esti benia, sindi andada”, la roba rubata dura poco e come è arrivata, se ne va. Un detto famoso che mostra una volta di più quanto i Sardi disprezzino chi ruba.
Prima sfortunata: la Dinamo Banco di Sardegna cede 87-88 nella prima di Champions League contro i turchi del Pinar Karsiyaka. Sassari combatte e lotta fino all’ultimo in un PalaSerradimigni colorato di bianco e verde. I ragazzi di Federico Pasquini perdono