Abbandoni, maltrattamenti e randagismo: ecco con cosa hanno a che fare tutti i giorni e senza sosta i volontari che si occupano di salvare e accudire i cani e gli animali randagi in Sardegna. Senza contare poi il mantenimento quotidiano:
Dopo aver raccontato la realtà quotidiana del rifugio La Casa di Bingo di Capoterra, gestito da Elisabetta Podda, ecco la seconda puntata dell’inchiesta che racconta la verità sulle spese in termini di fatica, fisica e morale, e soldi sonanti dei
SOS cibo per gli animali randagi: a richiedere supporto sono due rifugi privati. La Bau Club di Settimo San Pietro e la Tana di Miao di Quartu Sant’Elena sono a corto di cibo: i due rifugi, interamente gestiti senza contributi