“Non dovrebbe, doveva già” dimettersi. Così il vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, sul caso del ‘parlamentare velista’, Andrea Mura, eletto nelle fila M5s, e al centro di polemiche politiche per le assenze alla Camera.
È stato lui, il deputato azzurro Ugo Cappellacci, a tirare fuori per primo la bagarre che vede coinvolto il suo collega del Movimento Cinque Stelle Andrea Mura, accusato di assenteismo dopo aver ammesso in un’intervista a La Nuova Sardegna di
«Abbiamo abolito i vitalizi per gli ex parlamentari della Repubblica». È un Luigi Di Maio molto entusiasta quello che tramite video postato sui social ha annunciato l’ok dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati alla delibera. «Abbiamo dimostrato che non
Nelle scale del palazzo di casa, sui motorini nelle vie della città o fuori dalle nostre pizzerie preferite. A Cagliari un po’ a tutti è capitato di notare dei ragazzi, giovani e giovanissimi, con una grande sacca termica caricare e
Lavorare la domenica sì o no: un dibattito molto acceso e sentito all’interno dell’opinione pubblica tra i fan delle liberalizzazioni e i sostenitori del giorno festivo per eccellenza. Oggi fuori dal Mise il ministro dello Sviluppo Economico e capo politico
«Caro ministro Salvini, le tue parole sui rom sono inaccettabili e da condannare senza mezzi termini. Hai giurato sulla Costituzione e ad essa ti devi sempre attenere, evitando posizioni che hanno il sapore di una discriminazione etnica e razziale». Lo
«Posso dire che…?» «No». Domanda del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e risposta secca e perentoria del vice premier Luigi Di Maio durante il discorso per la fiducia alla Camera. Un fuorionda che è stato catturato dalle telecamere della Camera
«Non siamo affatto insensibili. Una riflessione merita la vicenda tragica e inquietante occorsa qualche giorno or sono. Sacko Soumayla è stato ucciso con un colpo di fucile: era uno tra i mille braccianti, con regolare permesso di soggiorno, che tutti i
Ad Assemini si aspettavano Di Maio, ma i sostenitori del M5S, hanno accettato di buon grado l’assenza del leader del Movimento, visto che si trovava al Quirinale a giurare sulla Costituzione. In una delle piazze più antiche del paese,
I ministri del nuovo governo Conte hanno giurato fedeltà alla Repubblica italiana nel pomeriggio di oggi davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nasce così ufficialmente il governo guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e sostenuto dal Movimento Cinque