Con i festeggiamenti per Sant’Antonio Abate, il santo coraggioso che scese negli inferi per rubare il fuoco e donarlo agli uomini, in tantissimi centri della Sardegna fervono i preparativi per il periodo più pazzo dell’anno: il carnevale. Un evento colorato,
Un dio che muore al tramonto, per poi rinascere alle prime luci dell’alba, cupe maschere che, invasate, si abbandonano a danze ancestrali. E quel suono di campanacci e sonagli, così grave e severo, che cresce, per scandire un mistico rituale.